Gli interessi di David Abulafia si concentrano sulla storia marittima, in particolare sulla storia del commercio marittimo. La sua storia del Mediterraneo dall’antichità a oggi, The Great Sea: a Human History of the Mediterranean (Penguin, 2011), ha vinto la Medaglia alla British Academy ed è stata tradotta in dodici lingue. Il libro successivo, The Boundless Sea: a Human History of the Oceans (Penguin, 2019), è stato premiato con il Wolfson History Prize nel 2020 ed entrambi i libri hanno ricevuto il Mountbatten Literary Award della Maritime Foundation.

Saleh Addonia è uno scrittore di origini eritree residente a Londra.

Agaaqtoq (Abraham Eetak) è un cantante e cantautore che vive ad Arviat, Nunavut, Canada. Il suo primo album Agaaqtoq è uscito nell’estate del 2014.

Josef Albers (1888–1976) è stato un artista tedesco, membro del Bauhaus, poi emigrato negli Stati Uniti all’avvento del nazismo. Noto soprattutto come pittore astratto, fu in realtà un artista eclettico, abile nel lavorare il vetro e il metallo, oltre a progettare mobili e occuparsi di tipografia.

Hamza Alioua è cresciuto all’apice dell’era dei blog musicali e ha vissuto in prima persona le rivolte della Primavera araba in Marocco. Il suo lavoro ruota attorno alle identità comunitarie e all’attraversamento dei confini in relazione alla musica.

Alterazioni Video è un collettivo di artisti composto da Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri, fondato a Milano nel 2004 con base a New York, Berlino e Milano. Sono conosciuti per “Incompiuto Siciliano”, un progetto di rilettura del paesaggio italiano e dell’architettura incompiuta esposto anche alla 12. Biennale di Architettura di Venezia e al Museo MAXXI di Roma. Il collettivo ha prodotto dieci film, raccolti sotto il nome di Turbo Film ed esposti in festival del cinema e spazi dell’arte, tra i quali Performa, New York; Milano Film Festival; Art Basel Miami e PAC, Milano. Nel 2019 hanno collaborato con Virgil Abloh come direttori artistici della sfilata Off-White A/I ispirata all’Incompiuto.

Nato a Venezia, Giorgio Andreotta Calò ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Kunsthochschule di Berlino. È stato assistente di Ilya ed Emilia Kabakov tra il 2001 e il 2007. Dal 2009 al 2011 è stato artista in residenza alla Rijksakademie di Amsterdam. Nel 2011 partecipa alla 54. Biennale di Venezia. Nel 2012 vince il Premio Italia per l’arte contemporanea del MAXXI di Roma e tra il 2013 e il 2014 è a New York con una borsa di studio del Ministero degli Esteri. Nel 2017 è uno dei tre artisti del Padiglione Italia alla 57. Biennale di Venezia. Nello stesso anno vince il primo bando dell’Italian Council per la realizzazione di un’installazione monumentale presso l’Oude Kerk di Amsterdam (2018). Nel 2019 il Pirelli HangarBicocca di Milano gli dedica un’ampia retrospettiva. Tra il 2017 e il 2024 realizza, per la collezione del Castello di Ama, un’opera ambientale permanente nelle colline del Chianti. Il suo lavoro è presente nelle principali collezioni dei musei di arte contemporanea italiani e in prestigiose collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2016 stabilisce il suo studio a Venezia e dal 2021 insegna all’Accademia di Belle arti di Venezia nel dipartimento di scultura.

Chloe Aridjis è una scrittrice messicana residente a Londra.

Stefano Arienti è laureato in scienze agrarie con una tesi in virologia. Esordisce come artista nel 1985 nella ex fabbrica Brown Boveri di Milano, dove incontra Corrado Levi, suo primo maestro. Partecipa alla 45. Biennale di Venezia (Aperto 1990, 1993), alla 3. Biennale di Istanbul (1992), alla XII Quadriennale di Roma (primo premio, 1996) e alla 7. Biennale di Gwangju (2008). Appassionato viaggiatore, è oggi uno dei più noti artisti italiani.

Jaypeetee Arnakak è uno scrittore, traduttore, blogger, e insegnante che vive a Rankin Inlet, Nunavik, Canada. Dopo una lunga carriera da analista politico specializzato in questioni di cultura, lingua e istruzione inuit, ora lavora come traduttore.

ARTECO è un’associazione attiva a Torino dal 2010.

Nina Artioli è architetto, nipote di Gae Aulenti e direttrice dell’Archivio Gae Aulenti. È partner dello studio di architettura T Spoon.

Shuvinai Ashoona è un’artista visiva che vive a Kinngait, Nunavut, Canada. Lavora principalmente con penna, inchiostro, matite colorate e pennarelli su carta, producendo opere che ritraggono interazioni sociali e incontri con creature ultraterrene.

Marc Augé (1935-2023), filosofo francese, è stato uno dei più famosi antropologi contemporanei. È noto per aver introdotto il neologismo “nonluogo” con il suo libro Non-Lieux. Introduction à une anthropologie de la surmodernité (Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, Elèuthera 1996).

Gae Aulenti (1927–2012) è stata una delle rappresentanti di punta del design italiano tra gli anni Sessanta e la fine del secolo, ed è anche considerata tra i migliori architetti della sua generazione. Oltre a una serie di oggetti di design, sono noti i suoi progetti di architettura e di allestimento (Palazzo Grassi a Venezia, Gare d’Orsay a Parigi).

Pier Vittorio Aureli è architetto e docente. Insegna alla Scuola politecnica federale di Losanna (EPFL) dove dirige il laboratorio Theory and Project of Domestic Space. In precedenza, ha insegnato presso l’Architectural Association di Londra e la Yale School of Architecture. Insieme a Martino Tattara, Aureli ha fondato Dogma, uno studio di architettura con sede a Bruxelles. Dogma si occupa di interventi su larga scala, ricerca urbana e soprattutto lo spazio domestico e il suo potenziale di trasformazione. È autore di numerosi saggi e libri, tra cui The Project of Autonomy (2008), The Possibility of an Absolute Architecture (2011), Less is Enough (2013), The City as a Project (2014) e Architecture and Abstraction (2023).

Taneha K. Bacchin è un’architetta, ricercatrice ed educatrice con un background transnazionale, attiva all’incrocio tra progettazione urbana, architettura del paesaggio, scienze ambientali e discipline umanistiche. È professoressa associata di Progettazione Urbana e Teoria Critica presso la Facoltà di Architettura e Ambiente Costruito della Delft University of Technology (TU Delft), nei Paesi Bassi, dove co-dirige il Critical Environments Research Group ed è caporedattrice del Journal of Delta Urbanism.

Andrea Bagnato è un architetto e scrittore. Ha curato mostre, insegnato e tenuto conferenze in numerosi contesti, e ha pubblicato diversi libri.

Filologo classico e scrittore.

Marina Ballo Charmet è un’artista che lavora con la fotografia e il video. La sua ricerca si basa sul quotidiano, il “sempre visto” che lei stessa definisce “il rumore di fondo della nostra mente”.

Joanna Banham è una curatrice, docente e scrittrice freelance.

Pietro Maria Bardi (1900–1999) è stato uno scrittore, curatore e collezionista italiano, noto principalmente per aver fondato e diretto il MASP Museu de Arte de São Paulo.

Tina Barouti è una storica dell’arte, curatrice, scrittrice ed educatrice residente a Los Angeles. I suoi interessi di ricerca comprendono la storia del colonialismo, i movimenti di decolonizzazione, l’arte in tempi di guerra e l’arte moderna al di fuori del canone occidentale della storia dell’arte.

Massimo Bartolini è un artista la cui pratica abbraccia una vasta gamma di linguaggi e materiali, che comprende opere performative complesse sculture sonore, fotografie, video e installazioni pubbliche di grandi dimensioni. Nel 2024 ha rappresentato l’Italia alla 60. Biennale di Venezia.

Gianfranco Baruchello (1924–2023) è stato un artista e pittore italiano di fama internazionale, grande sperimentatore di tecniche e linguaggi. Dalla metà degli anni cinquanta ha esplorato pittura, installazione, assemblaggio, film, fotografia, disegno, scrittura e sonoro, espandendo la ricerca visiva ben oltre gli ambiti linguistici tradizionali e introducendo nel linguaggio dell’arte le pratiche dell’agricoltura, dell’antropologia e dell’economia come forme di analisi critica della società dei consumi.

Gabriele Basilico (1944–2023) è considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea. Dopo la laurea in architettura nel 1973, si dedica con continuità alla fotografia. Le trasformazioni del paesaggio contemporaneo, la forma e l’identità delle città e delle metropoli sono stati gli ambiti privilegiati della sua ricerca.

Nina Bassoli è architetta, ricercatrice e curatrice. Insegna al Politecnico di Milano e ha insegnato alla UTPL di Loja e alla Libera Università di Bolzano, dove dal 2019 al 2021 ha svolto con un assegno di ricerca lo studio intitolato “Architecture in the Age of Display”. Dal 2008 fa parte della redazione di Lotus International.

Geoffrey Batchen è Professore di Storia dell’Arte presso l’Università di Oxford. I suoi scritti sull’arte e la fotografia sono apparsi in numerose riviste, libri e cataloghi di mostre ed è stato tradotto in 21 paesi.

Anne-Grit Becker è una storica dell’arte, vive a Berlino.

Mario Bellini è architetto e designer. Ha ricevuto il Premio Compasso d’Oro otto volte e venticinque delle sue opere sono nella collezione permanente del MoMA di New York, che gli ha dedicato una retrospettiva nel 1987. È stato direttore della rivista Domus (1985–1991). Ha progettato numerose mostre d’arte e di architettura sia in Italia che all’estero.

Francesca Benedetto è fondatrice di Yellowoffice e Design Critic alla Harvard Graduate School of Design.

Saggista e critico della fotografia, Benigni ha curato mostre e libri monografici di alcuni dei più importanti fotografi italiani contemporanei.

David Bennewith è un grafico neozelandese che vive ad Amsterdam. Con il nome Colophon, svolge attività di ricerca e progetti commissionati incentrati sul type design e sulla tipografia. Attualmente è a capo del dipartimento di graphic design presso la Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam.

Peter Benson Miller è uno storico dell’arte e curatore indipendente con base a Roma.

Francesca Berardi è giornalista e autrice audio per Chora Media. Ha lavorato con testate italiane e straniere tra cui The Guardian, TIME, Internazionale, Domani, Radio 3.

Gianni Berengo Gardin (1930-2025) è considerato uno dei padri della fotografia italiana. Cresciuto a Venezia, inizia a dedicarsi alla fotografia nei primi anni Cinquanta, costruendo negli anni una produzione dal carattere monumentale: ha pubblicato, a partire dagli anni Sessanta, oltre duecentocinquanta libri, e il suo archivio contiene oltre un milione di negativi. La sua opera è stata spesso accostata a quella di Henri Cartier-Bresson per il lirismo e l’approccio naturalistico al racconto della realtà.

Donatella Bernardi è un’artista multidisciplinare che lavora con installazioni, pubblicazioni, video, saggi e curatela di mostre. La sua ricerca esplora temi legati a potere, genere, post-colonialismo, ingiustizia razziale e capitalismo.

Francesca Bernasconi è parte dello staff scientifico del Museo d’Arte della Svizzera italiana a Lugano.

Luca Bertolo è pittore. Ha studiato informatica prima di diplomarsi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha vissuto a São Paulo, Londra, Berlino, Vienna. Dal 2005 risiede in una frazione montana sulle Alpi Apuane. Dal 2015 insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Neeraj Bhatia è un architetto e urbanista canadese. La sua ricerca si colloca all’incrocio tra politica, infrastruttura e urbanistica. È fondatore di ‘The Open Workshop’, uno studio di progettazione e ricerca transcalare che indaga la negoziazione tra architettura e ambiente territoriale.

Vanni Bianconi è ideatore e direttore artistico del festival di letteratura e traduzione ‘Babel’ ed è tra i creatori della rivista multilingue Specimen. The Babel Review of Translations. Le sue poesie sono state tradotte in dodici lingue e pubblicate in volumi, riviste e antologie. Ha vinto il Premio Schiller, il Premio Marazza per la traduzione di W.H. Auden e il Premio Tirinnanzi.

Maxime Bichon è un artista francese. La sua pratica riflette sul paesaggio, geografico o relazionale, attraverso performance e installazioni.

Marco Biraghi insegna Storia dell’architettura contemporanea al Politecnico di Milano. È autore di numerosi libri ed è tra i fondatori del sito gizmoweb.org.

Pierre Bjork è un fotografo svedese.

Eddie Blake è architetto e ricercatore. È direttore di Studio Weave e insegna architettura alla London School of Architecture. La sua attività progettuale si concentra sugli edifici culturali e civici e sullo spazio pubblico. Ha insegnato progettazione e teoria dell’architettura al Royal College of Art, al Bartlett (UCL) e all’Architectural Association.

Gianluca Bocchi è un filosofo della scienza e della storia, esperto di scienze biologiche ed evolutive, di storia globale, di storia urbana, di geopolitica, di storia delle idee, delle culture, delle lingue. È professore di Logica e Filosofia della scienza presso l’Università di Bergamo.

Frank Boehm è architetto e curatore.

Kitti Bolognesi è curatrice, insieme a Giovanna Calvenzi, dell’archivio fotografico di Federico Patellani conservato presso il Museo Nazionale di Fotografia di Cinisello Balsamo (MI).

Ilaria Bonacossa è una curatrice e critica d’arte.

Laurence Bonvin è un’artista svizzera che lavora con la fotografia e il cinema. La sua pratica ha un forte approccio documentario ed è dedicata a temi quali la trasformazione della periferia urbana, i paesaggi naturali e culturali, la segregazione e l’architettura del potere.

Laura Borsi è autrice dell’appendice storica nel volume Towards the Altar of a God Unknown – Liberian Notes, che aiuta i lettori a comprendere le complessità della storia liberiana.

Dario Borso (1949) è docente, scrittore e traduttore.

Stella Bottai è una curatrice d’arte contemporanea.

Maria Bottero è architetta e professore ordinario di Progettazione ambientale alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Dal 1963 al 1974 ha redatto la rivista Zodiac.

Alberto Bougleux è un documentarista italiano. Dal 2002 ha realizzato un ampio numero di documentari di tematica artistica e sociale tra Italia, Spagna, Francia, Grecia, Portogallo, Bosnia Erzegovina, Ucraina, Repubblica Ceca, Marocco, Algeria, Tunisia, Somalia, Canada, Messico. Dal 2005 vive a Barcellona.

Andrea Branzi è stato un architetto e designer italiano. Nel 1966 ha fondato lo studio Archizoom Associati insieme a Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi. Docente presso la facoltà di architettura di Palermo, direttore didattico della Domus Academy, in seguito è stato professore ordinario al Politecnico di Milano e presidente del corso di studi in Design degli Interni nello stesso ateneo. Direttore dal 1983 al 1987 della rivista Modo, ha collaborato con le maggiori riviste di architettura e design. Ha vinto numerosi premi, tra i quali il Compasso d’Oro alla carriera nel 1987.

Natalia Brizuela è professoressa associata presso i dipartimenti di Cinema & Media e di Spagnolo & Portoghese della University of California, Berkeley, dove collabora anche Ai programmi di Teoria critica e Gender Studies. Il suo lavoro si concentra sulla fotografia, il cinema e l’arte contemporanea, la teoria critica e l’estetica dell’America spagnola e del Brasile.

Vasco Brondi è un cantautore e scrittore italiano, noto per il suo progetto ‘Le luci della centrale elettrica’ prima di intraprendere una carriera solista, pubblicando il suo ultimo album nel 2024, Un segno di vita. È cresciuto tra Ferrara e l’Emilia, ha iniziato la carriera nel 2008 con l’album d’esordio Canzoni da spiaggia deturpata, che ha vinto la Targa Tenco come migliore opera prima.

Nils Bubandt è un antropologo. Dal 1991 conduce ricerche etnografiche in Indonesia su politica, stregoneria e magia.

Tonda Budszus ha studiato Integrated Design alla Köln International School of Design (KISD). Il suo lavoro spazia tra installazione, stampa e immagine in movimento. Lavora allo Studio für Gestaltung di Colonia.

Franco Buffoni (1948) è un poeta, saggista e traduttore italiano.

Nanna Debois Buhl è un’artista visiva con base a Copenaghen la cui pratica artistica crea connessioni tra periodi storici diversi e tra prospettive micro e macro. Attraverso studi che spaziano dalle piante alle particelle, dalle nuvole alla memoria dei computer, collega prospettive scientifiche, estetiche e speculative per coltivare l’attenzione ai materiali e raccontare controstorie.

Designer interdisciplinare e ricercatrice, Vera van der Burg lavora nel campo dell’intelligenza artificiale, studiando il modo in cui essa può operare nei campi di arte e design.

Sergio Burgi è capo curatore per la Fotografia presso l’Instituto Moreira Salles di Rio de Janeiro.

Dottorata in Storia, Amanulla Buriev è Leading Researcher all’Institute of Oriental Studies presso l’Academy of Sciences della Repubblica dell’Uzbekistan.

Christopher Burman è urban technologist, artista e co-fondatore dello studio di design collaborativo Heat Island.

Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. È una delle figure di spicco del dibattito filosofico e politico europeo. Ha dedicato numerosi saggi all’idea di Europa.

Mario Calabresi è un giornalista e scrittore italiano. È stato direttore dei quotidiani La Stampa e La Repubblica prima di fondare, nel 2020, la testata di podcast Chora Media.

Silvia Calamandrei è traduttrice e curatrice di opere saggistiche e letterarie. Dal 2007 è Presidente della Biblioteca Archivio Piero Calamandrei.

Silvia Calderoni è attrice e performer. Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune.

Giovanna Calvenzi dal 1985 al 2019 è stata photo editor di diversi periodici italiani. È stata direttore artistico dei Rencontres Internationales de la Photographie di Arles, guest curator di Photo Espana a Madrid, delegato artistico del Mois de la Photo a Parigi, presidente del Museo Nazionale di Fotografia di Cinisello Balsamo. Dal 2013 si occupa dell’Archivio Gabriele Basilico.

Italo Calvino dopo gli studi e la Resistenza in Liguria si laureò in Lettere a Torino. Dal 1947 al 1983 lavorò a vario titolo per l’editore Einaudi. Visse a Sanremo, a Torino, a Parigi, e dal 1980 a Roma. Collaboratore di quotidiani e riviste, diresse insieme con Elio Vittorini Il menabò di letteratura. Tra le sue opere: Il sentiero dei nidi di ragno (1947), Ultimo viene il corvo (1949), Il visconte dimezzato (1952), Fiabe italiane (1956), Il barone rampante (1957), I racconti (1958), Il cavaliere inesistente (1959), Marcovaldo (1963), Le Cosmicomiche (1965), Ti con zero (1967), Le città invisibili (1972), Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979), Palomar (1983), Lezioni americane (1988).

Pier Paolo Calzolari è considerato una delle figure più innovative dell’arte italiana dal Dopoguerra. Muovendosi inizialmente con il medium pittorico, si sposta velocemente verso strumenti complessi di rappresentazione formale, tra cui installazioni, sculture e performance, venendo presto associato al movimento dell’Arte Povera. Le sue opere sono regolarmente esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle principali collezioni di arte contemporanea.

Matteo Campagnoli (Milano, 1970) è autore della raccolta di poesie In una notte fortunata (Casagrande 2010) e della pièce teatrale Dioniso a Tebe (2012), tratta dalle Baccanti di Euripide. Come traduttore ha curato, tra l’altro, opere dei poeti Premio Nobel Derek Walcott e Iosif Brodskij per Adelphi. Con Walcott ha inoltre lavorato alla messa in scena italiana delle pièce Odissea. Una versione teatrale (Ortigia Festival 2005) e Moon-Child (AAR 2011). Suoi saggi, traduzioni e poesie sono apparsi su riviste e quotidiani come Lo Straniero, Il Corriere della sera, Il Sole 24 Ore, Viceversa (CH), Agenda (GB), Epiphany (USA). È il direttore artistico del festival di letteratura e traduzione Babel e tra i fondatori della rivista Specimen. The Babel Review of Translations. Nel 2008 ha ricevuto il Premio Mario Luzi per la poesia inedita; nel 2011 il Premio Achille Marazza per la traduzione di poesia.

Rita Canarezza & Pier Paolo Coro vivono e operano a San Marino. La loro attività artistica si caratterizza per una specifica ibridazione tra ricerca nell’ambito antropologico, linguaggi documentaristici e pratica performativa.

Cecilia Canziani è una curatrice indipendente e storica dell’arte.

Mattia Capelletti vive e lavora a Torino. Come curatore indipendente si occupa di arti time-based (performance, immagini in movimento, suono e musica).

Frida Carazzato è curatrice scientifica presso Fondazione Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano.

Emmanuela Carbé è scrittrice e ricercatrice in Critica letteraria e letterature comparate all’Università degli Studi di Siena, dove insegna Informatica umanistica.

Lisetta Carmi (1924–2022) è stata ‘un’anima in cammino’: pianista, concertista, viaggiatrice, fondatrice di una comunità di meditazione in Puglia, è stata anche una fotografa freelance che ha anticipato nei suoi lavori di documentazione e di denuncia sociale molta fotografia “in presa diretta” degli anni Settanta. Negli anni le sono state dedicate importanti retrospettive, tra cui quella di Palazzo Ducale a Genova.

Ivan Carozzi è autore dei programmi tv Le invasioni barbariche, L’assedio e Lessico famigliare. È stato caporedattore di Linus ed è autore dei libri Figli delle stelle (Baldini e Castoldi, 2014), Teneri violenti (Einaudi Stile Libero, 2016), L’età della tigre (Il Saggiatore, 2019), Fine lavoro mai (Eris, 2022) e coautore con Enrico Deaglio dei primi due volumi del progetto C’era una volta in Italia (Feltrinelli, 2023/2024). Ha scritto podcast e audiodocumentari per Radio 3 e Chora Media.

Louise E. Carver, PhD, si occupa di geografia antropica e di ecologia politica. Attraverso i suoi studi Carver esplora come la governance, la conoscenza, la politica e le tecnologie plasmino le interazioni tra ambiente e società. Il suo lavoro transdisciplinare segue le questioni critiche del valore e della valutazione nell’economia verde e blu, in particolare in relazione alla biodiversità.

Carlos Casas è un regista e artista la cui pratica comprende cinema, suono e arti visive. I suoi film sono stati proiettati e premiati in festival di tutto il mondo, come il Festival del Cinema di Venezia, lʼInternational Film Festival Rotterdam, il Festival Internazionale del Cinema di Buenos Aires, il Mexico International Film Festival, CPH DOX Copenhagen, FID Marseille.

Barbara Casavecchia è critica d’arte, docente e curatrice indipendente. Insegna allʼAccademia di Belle Arti di Brera, Milano ed è caporedattrice della rivista dʼarte Mousse Magazine

Daniele Caspar Gasparinetti è co-fondatore di Xing, organizzazione culturale con base a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea.

Vincenzo Castella è tra i più noti fotografi italiani. Il suo lavoro è legato all’analisi del linguaggio, all’esistenza e alla visione. Di questa ricerca fanno parte immagini di città italiane ed europee come Napoli, Milano, Rouen, Caen, Le Havre, Helsinki e Berlino e immagini di territori e siti come Ramallah e Gerusalemme. Ha esposto in gallerie e musei in molti paesi del mondo e ha partecipato più volte alle Biennali di Arte e di Architettura di Venezia.

Alessandro Castiglioni è uno storico dell’arte e curatore italiano.

Luisa Castiglioni (1922–2015) è stata architetta e designer, autrice di raffinati progetti sia di interni che di edilizia pubblica e privata.

Francesco M. Cataluccio ha studiato filosofia e vagabondato a lungo per la Polonia e il Centro Europa. Ha curato le opere di Witold Gombrowicz e Bruno Schulz. Tra i suoi libri: Immaturità. La malattia del nostro tempo (Einaudi, 2004; 2014); Vado a vedere se di là è meglio (Sellerio, 2010); Chernobyl (Sellerio, 2011); L’ambaradan delle quisquiglie (Sellerio, 2012); La memoria degli Uffizi (Sellerio, 2013); In occasione dell’epidemia (Casagrande, 2020). Collabora a il Foglio, Il Post e doppiozero.

Andrea Cavalletti insegna Storia della filosofia medievale presso l’Università di Verona. Oltre all’ambito di insegnamento, i suoi interessi di ricerca riguardano la filosofia teoretica, la filosofia politica e la scienza del mito.

Designer industriale freelance, Alessandro Celli si occupa di ricerca e vive tra i Paesi Bassi e l’Italia.

Carla Cerati (1926–2016), di origine bergamasca, si trasferisce a Milano nel 1952. Dagli anni Sessanta lavora come fotografa di scena, dedicandosi anche al reportage e al ritratto. Parallelamente, rivolge il suo sguardo al mondo artistico-culturale, per poi estenderlo alle diverse espressioni della vita urbana. Tra i suoi libri Morire di classe (1969), celebre inchiesta sui manicomi realizzata con Gianni Berengo Gardin, e Mondo Cocktail (1974). È stata anche una valente scrittrice.

Vincent Céraudo è un artista visivo francese.

Luca Cerizza è autore, ciratore e critico d’arte. Vive tra Torino e Mumbai.

Iain Michael Chambers è un antropologo, sociologo ed esperto di studi culturali britannico.

Tiane Doan na Champassak è un artista visivo francese di origini asiatiche. Negli ultimi anni ha sviluppato un metodo di ricerca nel quale la sua produzione fotografica si fonde a tecniche di appropriazione, variazione, riuso e ripetizione. Champassak sottopone materiali presi da internet, ricordi personali, fotografie vernacolari e ritagli di giornali a un’ampia rivisitazione, toccando temi come la sessualità, l’identità di genere, la censura.

Clément Chéroux è uno storico e curatore francese della fotografia. È Chief Curator of Photography al Museum of Modern Art di New York.

Gäelle Choisne è un’artista francese.

Emanuel Christ e Christoph Gantenbein sono docenti di architettura e design allʼETH di Zurigo e fondatori dello studio internazionale Christ & Gantenbein. La loro ricerca accademica si concentra sullʼessenza della forma architettonica; hanno pubblicato due monografie: Typology: Hong Kong, Rome, New York, Buenos Aires (2012) e Typology: Paris, Delhi, São Paulo, Athens (2015), entrambi ricche fonti di documentazione sulle tipologie degli edifici di otto metropoli.

Maya Christodoulaki è architettao e professoressa a contratto presso l’Institute of Architectural Theory dell’Università di Innsbruck, Austria.

Louis Chude-Sokei è uno scrittore e ricercatore nato in Nigeria, cresciuto in Giamaica e formatosi negli Stati Uniti. È professore di Letteratura inglese alla Boston University, dove ricopre la George and Joyce Wein Chair in African American and Black Diaspora Studies, programma che ha diretto dal 2017 al 2025. Tra le opere di Chude-Sokei figurano The Last Darky (2006); The Sound of Culture: Diaspora and Black Technopoetics (2016); Floating in a Most Peculiar Way (2021). È Editor in Chief di The Black Scholar, una delle più antiche e importanti riviste di Black Studies negli Stati Uniti. Chude-Sokei è inoltre fondatore del progetto di archiviazione e sound art Echolocution, nonché curatore dellAfrofuturism Festival del Carnegie Hall (2022).

Maria Giovanna Cicciari si è laureata in lettere presso l’Università di Milano e si è specializzata in cinema e video presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dedica la sua ricerca al paesaggio mediterraneo e al suo rapporto con il nord Europa, in particolare nella letteratura.

Pippo Ciorra è architetto, critico e professore, membro del comitato editoriale di Casabella (1996-2012) e autore di numerosi saggi e pubblicazioni.

Marco Ciriello è uno scrittore e giornalista italiano. Scrive per Il Messaggero e Il Mattino. È autore dei documentari Ezra Pound, Poeta e Storia della Triennale di Milano.

Alessandra Ciucci è Assistant Professor di Musica (Etnomusicologia) alla Columbia University.

Civil Architecture è una pratica culturale con sede tra il Bahrein e il Kuwait. È stata fondata da Hamed Bukhamseen e Ali Ismail Karimi e si occupa della realizzazione di edifici e libri. Il lavoro di Civil Architecture si interroga sul significato della produzione architettonica in unʼepoca decisamente incivile, presentando un nuovo carattere civico per una condizione globale e offrendo futuri alternativi per il Medio Oriente.

Katrine Clante è un’illustratrice che vive e lavora a Copenhagen, Danimarca. Le sue graphic novel per giovani lettori, Pssst! (2013) e Hjertestorm/Stormhjerte (2016), scritte da Annette Herzog, sono pubblicate in danese, tedesco, russo, spagnolo, svedese e italiano, e hanno vinto numerosi premi nazionali e internazionali.

Jace Clayton è un artista e scrittore con base a New York, conosciuto anche per il suo lavoro come DJ/rupture.

Francesco Clemente è uno dei principali artisti italiani contemporanei, tra i protagonisti della Transavanguardia italiana, il movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva. La sua produzione attinge ampiamente dai simboli della tradizione occidentale e orientale.

Fabiano Cocozza è graphic designer e art director con sede a Milano.

Paolo Colagrande è avvocato e scrittore. Nel 2007 vince il Premio Campiello Opera Prima con Fídeg, suo romanzo di esordio.

Umberto Coldagelli (1931–2022) è stato il massimo studioso italiano di Tocqueville, del quale ha curato Viaggio in America 1831–1832 (Feltrinelli, Milano 1990), Scritti, note e discorsi politici. 1839–1852 (Bollati Boringhieri, Torino 1994) e l’edizione completa dei Viaggi (Bollati Boringhieri, Torino 1997). Tra i suoi libri Vita di Tocqueville (1805–1859). La democrazia tra storia e politica (Donzelli, Roma 2005).

Christopher Collins è uno studioso di poetiche cognitive, ambito in cui indaga la percezione e la memoria nell’atto della lettura. Tra le sue opere principali: Paleopoetics: The Evolution of the Preliterate Imagination (2013) e Neopoetics: The Evolution of the Literate Imagination (2016).

Curatrice e producer, la pratica di Camilla Colombo si concentra sull’interdisciplinarità nell’intersezione tra arte e scienza. È co-fondatrice di Ohme e Saloon Bruxelles.

Fotografo freelance, Emanuele Colombo vive a Cremona.

Daniela Comani è un’artista il cui lavoro multimediale esplora storia, genere e identità. La sua pratica mette in discussione gli stereotipi e interroga l’interpretazione del linguaggio.

Cristina Comencini (1956) è una regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana. Figlia del regista Luigi Comencini. Tra le sue opere cinematografiche: Zoo (1988), I divertimenti della vita privata (1990), La fine è nota (1992), Va’ dove ti porta il cuore (1995), Matrimoni (1998). Del 2005 è La bestia nel cuore, pellicola nominata all’Oscar come miglior film straniero. Cristina Comencini è anche autrice e regista di pièces teatrali e di numerosi romanzi editi da Einaudi e da Feltrinelli.

Luigi Comencini (1916–2007) è stato uno dei maggiori registi italiani del dopoguerra. Dopo gli esordi neorealisti ha affrontato quasi tutti i generi cinematografici. Memorabili, tra molti, Pane, amore e fantasia (1953), Tutti a casa (1960), Lo scopone scientifico (1972). Di enorme successo anche le sue serie televisive: I bambini e noi (1970), Le avventure di Pinocchio (1972), L’amore in Italia (1978). Nella gioventù, trascorsa a Milano, è stato tra i fondatori della Cineteca Italiana.

Luisa Comencini è segretario generale della Cineteca Italiana di Milano. Fondata nel 1947 da Luigi Comencini e Alberto Lattuada, la Cineteca è attiva nel campo della conservazione, del restauro e della promozione dei film.

Andrea Cortellessa è un critico letterario e storico della letteratura italiano, noto per i suoi saggi su poeti e autori del Novecento e contemporanei, e per il suo lavoro di curatore di testi e direttore di collane editoriali. È professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Roma Tre.

Maria de Fátima Costa è professoressa presso il Dipartimento di Storia dell’Universidade Federal do Mato Grosso (UFMT) in Brasile. Ha conseguito il dottorato in Storia presso l’Università di São Paulo (USP). Le sue ricerche si concentrano sulle spedizioni scientifiche, sulla documentazione e sulla cartografia storica.

Alberto Crespi è critico cinematografico, autore e conduttore radiofonico e televisivo. Scrive e lavora sul cinema dal 1978, anno in cui inizia a lavorare come giornalista al quotidiano l’Unità. Dal 1995 è uno dei conduttori della trasmissione di Rai Radio 3 Hollywood Party. È autore di numerosi libri, tra cui Quante strade (Arcana, 2013), Storia d’Italia in 15 film (Laterza, 2016) e Short Cuts (Laterza, 2022).

CRIPTA747 (Alexandro Tripodi, Elisa Troiano, Camilla Zennaro) è un’organizzazione non-profit per l’arte nata a Torino nel 2008.

Keren Cytter (nata a Tel Aviv, vive e lavora tra New York e Münster) è un’artista multidisciplinare la cui pratica spazia tra film, soap opera, teatro, scultura, disegno, narrativa, zine, libri per l’infanzia e manuali, oltre all’organizzazione di festival.

Valérie Da Costa è una storica dell’arte, critica d’arte e curatrice specializzata nell’arte italiana della seconda metà del XX secolo.

Kamil Dalkir è un architetto, educatore e ricercatore, la cui pratica analizza l’uso di modelli fisici, esplorando la loro capacità di catturare e registrare narrazioni complesse. Attraverso la creazione di modelli, immagini in movimento e metodologie di narrazione, Dalkir utilizza questi mezzi come forme di produzione di prove, documentando e interrogando realtà sociali, politiche e ambientali. Ha conseguito un PhD e un MA presso la School of Architecture, Royal College of Art (Londra), dove è docente associato dal 2016.

Brenda Danilowitz è storica dell’arte e chief curator presso la Josef and Anni Albers Foundation.

Amandine David è ricercatrice e co-fondatrice di Hors Pistes, un programma di residenze itineranti che avvia incontri tra designer e artigiani.

Enrico David (1966) è un artista italiano. È noto per lavorare con un’ampia varietà di media, dal disegno e la pittura ai tessuti e alle installazioni ambientali. Ha esposto le sue opere in tutta Europa e negli Stati Uniti.

Mike Davies è un architetto inglese. È stato membro fondatore di Richard Rogers Partnership ed è senior partner nell’attuale assetto dello studio, Rogers Stirk Harbour + Partners.

Louis De Belle è un fotografo, vive e lavora a Milano. Dopo la laurea al Politecnico di Milano e alla Bauhaus–Universität Weimar, De Belle si è trasferito a Berlino, dove ha iniziato a collaborare con curatori, designer e architetti. Da allora porta avanti una pratica che alterna lavori su commissione e progetti personali, realizzando serie fotografiche incentrate su un tema specifico e solitamente pubblicate in forma di libro. Mostre, workshop e conferenze sul suo lavoro si sono tenute in gallerie, festival e musei tra cui La Triennale di Milano, KINDL Center for Contemporary Art di Berlino, Les Rencontres d’Arles, Offprint at Paris Photo, The D&AD Awards, Tieranatomisches Theater di Berlino, Milano Design Week, Malmö Fotobiennal, Copenhagen Photo Festival, Eindhoven Design Week e The New York Photo Festival.

Vincenzo de Bellis è critico d’arte e curatore indipendente. È Chief Artistic Officer e Global Director delle fiere di Art Basel.

Sara De Chiara è una scrittrice e curatrice italiana.

Anna de Manincor è un’artista, filmmaker, regista, docente di materie multimediali nell’ambito delle arti visive. Nel 2000 con Massimo Carozzi (sound designer) e Anna Rispoli (artista e regista) fonda il collettivo ZIMMERFREI.

Filippo De Pieri è Professore di Storia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. La sua ricerca copre una pluralità di aree geografiche (Europa, Asia Orientale, Nord America) e temi come la storia della pianificazione di primo Ottocento, la storia della conservazione urbana nel Novecento, la storia dell’abitare collettivo, la storia ambientale dell’architettura.

Claudia De Venuto è insegnante e autrice di una tesi di dottorato dedicata a Bruno Schacherl.

Nicolò Degiorgis è un fotografo, editore, curatore e artista visivo italiano.

Hans Deichmann è stato un imprenditore tedesco; sposato con Luisa Castiglioni, fu un eroe della resistenza antinazista. Vicende che ha raccontato, in tarda età, nel volume autobiografico Oggetti.

Angelo Del Boca (1925–2021) è stato uno scrittore, giornalista e storico italiano. È stato il primo studioso italiano a denunciare le atrocità compiute dalle truppe italiane in Libia e in Etiopia. Nel luglio del 2014 l’Università di Addis Abeba gli ha conferito la laurea honoris causa in Storia Africana.

Nicola Del Roscio è presidente della Fondazione Nicola Del Roscio e della Cy Twombly Foundation, New York.

Maarten Delbeke è professore di Storia e teoria dell’architettura all’ETH di Zurigo. La sua ricerca e attività didattica si concentrano sulla storia e teoria dell’arte e dell’architettura nell’Europa della prima età moderna, ambito sul quale ha tenuto numerose conferenze.

Viola Di Grado è l’autrice di Settanta acrilico trenta lana (2011, vincitore del premio Campiello Opera Prima e del premio Rapallo Carige Opera Prima). Vive a Londra, dove si è laureata in Filosofie dell’Asia Orientale. I suoi libri sono tradotti in diversi paesi.

Alessandra Di Maio insegna letteratura inglese e anglofona all’Università degli Studi di Palermo.

Rä di Martino è un’artista visiva e filmmaker. La sua ricerca indaga l’interazione tra realtà e finzione, mettendo spesso in luce l’assurdità insita nella loro rappresentazione. Attraverso film, videoinstallazioni, fotografia e ricerca d’archivio, di Martino utilizza attori e oggetti di scena per analizzare temi che spaziano dalle relazioni umane e le tradizioni cinematografiche al teatro della guerra e alla costruzione della storia.

Elisa Di Nofa è designer della comunicazione. Si occupa di ricerca, processi e strategia in progetti di comunicazione e servizi. Si interessa allo studio delle modalità di narrazione e ai percorsi di cura e restituzione al pubblico, con una predilezione verso il progetto editoriale, il mondo della cultura e degli archivi. Vive e lavora a Milano.

Manfredo di Robilant ha conseguito un dottorato di ricerca in storia dell’architettura moderna presso il Politecnico di Torino, dove è professore associato di Progettazione architettonica. È stato Research Associate per la 14. Biennale di Architettura di Venezia, diretta da Rem Koolhaas. La sua ricerca si concentra sul rapporto tra utilità e simbolo in architettura. È fondatore e partner dello studio di architettura DAR architettura, insieme a Giovanni Durbiano e Alessandro Armando.

Corinne Diserens è una curatrice svizzera.

DJ Pery è un DJ italiano specializzato in musica etnica e world music.

Luca Doninelli è uno scrittore, giornalista e drammaturgo italiano.

Louis-Jacques Dorais è la massima autorità accademica in Canada sulla lingua inuit.

dpr-barcelona è uno studio di ricerca in architettura fondato da Ethel Baraona Pohl e César Reyes Nájera, con sede a Barcellona.

Nathalie Du Pasquier vive a Milano dal 1979. Ha lavorato come designer (Memphis) e dal 1987 la pittura è la sua principale attività. Espone regolarmente il suo lavoro; tra le mostre personali si ricordano le più recenti presso Kunsthalle Vienna (2016), ICA Philadelphia (2017), Camden Arts Centre (2017), Macro Roma (2021).

Philippe Duboÿ è architetto, storico dell’arte e professore di Storia dell’Architettura e Urbanistica a Parigi. È stato assistente di Carlo Scarpa e alla sua morte ne ha gestito gli archivi insieme a Massimo Giacometti.

Natalie Dupêcher è curatrice associata di arte moderna al The Menil Collection a Houston, Texas.

Claudia Durastanti è scrittrice e traduttrice. Il suo romanzo d’esordio Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (2010) ha vinto il premio Mondello Giovani. Ha pubblicato tra gli altri A Chloe, per le ragioni sbagliate (2013), Cleopatra va in prigione (2016), La straniera (2019), Missitalia (2024). Si occupa di letteratura e critica culturale per varie testate.

Victoria Easton è architetto, partner di Christ & Gantenbein dal 2023. Si dedica inoltre allʼinsegnamento, alla ricerca e alla scrittura. Dal 2010 al 2015, Easton ha diretto il progetto di ricerca Typology allʼETH Zürich, che ha prodotto due pubblicazioni. Nel 2016 ha curato la mostra The Books of the Architecture of the City allʼIstituto Svizzero Milano e allʼEPF Lausanne. Contribuisce regolarmente come autore a varie riviste di architettura e a monografie come Documents on Raphael (2021). È stata membro dello Swiss Federal Art Commission e parte della giuria dello Swiss Art Awards dal 2017 al 2024.

Fredrik Ehlin è uno scrittore ed editor che vive a Stoccolma, Svezia. Ha realizzato molte collaborazioni editoriali che si collocano tra arte, letteratura e filosofia. Attualmente è vice rettore del Royal Institute of Art, Stoccolma.

Shady Elbassuoni è associate professor di Computer Science all’American University di Beirut.

Haris Epaminonda è un’artista cipriota che vive a Berlino. Le sue installazioni evocano enigmi visivi che suggeriscono una molteplicità di significati. Il suo linguaggio tende spesso all’astrazione, richiamando atmosfere misteriose che sfuggono a una classificazione precisa.

Vincenzo Estremo è un teorico dell’immagine in movimento, docente di teoria dei media, curatela e fenomenologia dell’immagine in movimento presso la NABA di Milano.

Eva Fabbris è curatrice e storica dell’arte. Dal 2023 dirige il museo MADRE di Napoli.

Franco Farinelli è un geografo italiano. È stato direttore del dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna e presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani (Agei). Ha insegnato presso le Università di Ginevra, Los Angeles (UCLA), Berkeley, alla Sorbona e al Nordic Institute for Urban and Regional Planning di Stoccolma. Tra i suoi libri: Geografia (Einaudi, 2003), Crisi della ragione cartografica (Einaudi, 2009) e Il paesaggio che ci riguarda (Touring, 2024).

Milovan Farronato vive e lavora a Milano e Londra. Nel 2019 è stato curatore del Padiglione Italia alla 58. Biennale di Venezia.

Ettore Favini realizza opere site-specific, frutto di un processo di crescita che ne fa degli organismi vivi, mai conclusi: dispositivi di visione in cui l’opera partecipa alla vita e il fruitore ne diventa parte attiva.

Ramak Fazel è un fotografo americano. Dopo la laurea in ingegneria meccanica alla Purdue University, Indiana, si è specializzato in fotografia presso il CalArts – California Institute of the Arts. Dal 1994 vive tra New York, Los Angeles e Milano dove lavora con le principali riviste di design e architettura come Abitare e Domus.

Fulvio Ferrari è curatore, assieme al figlio Napoleone, della Casa Museo Carlo Mollino a Torino.

Claudia Ferri vive e lavora a Milano come freelance in diversi ambiti della fotografia. Il suo lavoro si muove tra la ritrattistica – indagando il cambiamento fisionomico dalla pubertà all’adolescenza – e la fotografia di contesto, analizzando le circostanze che mutano gli ambienti a seconda delle persone che li abitano.

Lavinia Filippi è una storica dell’arte e curatrice italiana. Co-fondatrice di Translocalia dal 2014, ha curato progetti, mostre e public program in Italia, Pakistan e Regno Unito.

Barbara Fiore è ricercatrice di antropologia presso l’Università di Roma Tor Vergata. Ha condotto ricerche di antropologia visiva in Italia e nel Sahara nigerino tra i Tuareg, e di etnomedicina ed etnopsichiatria in Mali presso i Dogon. I suoi studi si concentrano sui sistemi simbolici e terapeutici nel mondo arabo-musulmano e africano.

Umberto Fiori è poeta, scrittore e musicista italiano.

Andrea Fjordside Pontoppidan è scrittrice e redattrice. Si è laureata in Letteratura comparata all’Università di Copenaghen ed è stata editrice presso il Laboratory for Aesthetics and Ecology dal 2017 al 2024.

Gustave Flaubert (1821–1880) è uno dei più grandi scrittori francesi. Visse, si può dire, tutta la vita, a Croisset, nelle vicinanze di Rouen, fedele alla disciplina di una vita tutta interiore, in uno sforzo appassionato di elevazione e di creazione artistica. La sua vita esterna è povera di avvenimenti: un viaggio in Bretagna (1847); un lungo viaggio in Oriente (1849–1851); alcuni soggiorni invernali a Parigi (dal 1857); l’amore di una musa, Louise Colet (1846–1855); la morte della madre; il dissesto finanziario della nipote; il conseguente disagio economico. La sua storia è essenzialmente la storia dei suoi capolavori. Al ritorno dal viaggio in Oriente in compagnia di Maxime Du Camp scrive Madame Bovary (1857), il romanzo che lo rende celebre e gli procura un processo per immoralità conclusosi con l’assoluzione. Nel 1867 riprende il progetto giovanile de L’educazione sentimentale (1869), opera che segna la piena maturità del suo genio.

Hercule Florence, nato a Nizza nel 1804 da famiglia monegasca, emigrò in Brasile nel 1823 e nel 1824 prese parte come disegnatore alla spedizione Langsdorff nel Mato Grosso, commissionata dallo zar Alessandro I. Durante questa missione, piena di incertezze e pericoli, scoprì le sue abilità come scienziato e brillante inventore. Dopo la spedizione Langsdorff nel 1830, Florence si sistemò con la sua prima moglie Maria Angélica nella piccola città di São Carlos (oggi Campinas), dove cominciò a lavorare nel campo della produzione di caffè. Fino alla sua morte nel 1879, Florence ha scritto una serie di manoscritti scientifici e diari biografici nei quali analizzava e approfondiva la sua ricerca sui sistemi di stampa da lui inventati, come la poligrafia e la stessa fotografia, di cui oggigiorno è considerato il pioniere. Ha realizzato inoltre una serie di disegni che documentano le attività agricole a nord di San Paolo, lasciandoci un’importante eredità iconografica che mostra i sistemi utilizzati per le colture del caffè, connesse alla schiavitù e alla deforestazione.

Leila Florence è la bisnipote di Hercule Florence e custode di parte del suo archivio.

Goffredo Fofi (1937–2025) è stato saggista, critico e attivista, tra le voci più libere e influenti della cultura italiana. Collaborò con Danilo Dolci e partecipò ai movimenti operai e studenteschi, legando sempre il suo lavoro al sociale. Fondò e diresse riviste come Quaderni piacentini, Ombre rosse, Linea d’ombra, Lo straniero e Gli asini. Autore di saggi e libri fondamentali, ha formato generazioni con il suo pensiero critico e indipendente.

Giorgio Fontana è scrittore, sceneggiatore e giornalista. Con Morte di un uomo felice (Sellerio) ha vinto il Premio Campiello 2014. Collabora con doppiozero, ilPost, minima&moralia e altre testate italiane e internazionali; ha scritto sceneggiature per Topolino e insegna scrittura da oltre quindici anni in scuole, università e vari contesti culturali. Vive a Milano.

Joan Fontcuberta è uno dei fotografi catalani più noti a livello internazionale. Teorico dell’immagine fotografica ed editor di fotografia, Fontcuberta ha partecipato a numerosi eventi, dibattiti e mostre di fotografia contemporanea.

Fosbury Architecture (FA) è un collettivo fondato nel 2013 da Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi. FA ha curato il Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia e ha preso parte a diverse Biennali e Triennali di architettura, tra cui Lisbona (2019), Versailles (2019), Chicago (2017) e Venezia (2016). FA è referente per l’Italia di HouseEurope!, un’iniziativa europea che promuove il riuso e la rigenerazione del patrimonio costruito esistente come alternativa alla demolizione, orientando il dibattito politico e normativo verso un modello di sviluppo più sostenibile.

Thomas Fouilleron, Dottore di ricerca in Storia e ricercatore presso il Centre de la Méditerranée moderne et contemporaine (EA 1193 – Université de Nice Sophia Antipolis), è il direttore dell’archivio e della biblioteca del Palais Princier de Monaco.

Marco Franciolli è direttore del Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) di Lugano. Dal 1989 ha curato oltre cento mostre e pubblicazioni dedicate all’arte moderna e contemporanea, alla fotografia e all’architettura.

Raffaella Frascarelli, fondatrice e direttrice scientifica della Nomas Foundation di Roma, è una studiosa interdisciplinare e transdisciplinare. La sua ricerca esplora il rapporto tra i sistemi di pensiero antichi e la modernità.

Kelly Fraser (1993–2019) è stata una cantante e autrice di canzoni originaria di Sanikiluaq, Nunavut. La musica di Fraser affonda le sue radici nella cultura e nella politica inuit, come nella sua canzone Fight for the Rights, che ha incoraggiato gli elettori a presentarsi per il referendum Land Claims del 2017.

Linda Fregni Nagler è un’artista che lavora principalmente con la fotografia. È docente di ruolo di Fotografia all’Accademia Carrara di Bergamo, e insegna Fotografia: teorie e tecniche presso l’università IULM di Milano. La sua pratica intreccia produzione artistica, indagine storico-teorica e attitudine collezionistica.

Mia Fuller è professoressa di Italian Studies presso la University of California, Berkeley, e visiting professor alla Stanford University, dove tiene il seminario “Italy, France, and Postcolonialism”. Antropologa culturale, nei suoi studi su architettura e urbanistica nelle colonie italiane integra ricerca sul campo e d’archivio.

Hamish Fulton inizia la sua carriera alla fine degli anni Sessanta, definendosi “Walking Artist”, un modo per distinguere il proprio lavoro dalle pratiche della Land Art a cui era stato inizialmente accomunato. La sua è un’arte esperienziale, che si nutre di lunghi percorsi a piedi in contesti naturali, in particolare di montagna, dall’Europa al Sudamerica, dal Tibet al Giappone. A partire dagli anni Novanta ha declinato parte del proprio lavoro in una dimensione partecipata, finalizzata alla condivisione dell’esperienza del cammino, che ha trovato applicazione e sviluppo anche in contesti urbani.

Chiara Fumai (1978–2017) è stata un’artista italiana conosciuta per le sue opere performative e multimediali, caratterizzate da abilità psichiche, strategie anti-spettacolari e icone della controcultura.

Lucy Gallun è curatrice associata del Dipartimento di Fotografia del Museum of Modern Art (MoMA) di New York.

Luca Galofaro è professore associato presso l’Università di Camerino. Membro fondatore di IaN+ (1997–2015) e LGSMA, e membro del collettivo di ricerca CAMPO. Co-curatore della prima e della seconda Biennale di Architettura di Orléans presso il Frac Centre – Val de Loire. Medaglia d’oro dell’architettura italiana nel 2006, selezionato per il premio Iakov Chernikhov 2010, finalista all’Aga Khan Award nel 2013. Visiting professor presso UCL, Bartlett School of Architecture, École Spéciale d’Architecture a Parigi, Confluence a Lione, il programma Cornell University di Roma e il programma Kent State University di Firenze. Ha conseguito un master in Scienze Spaziali all’International Space University, UAH Huntsville, USA. È autore di quattro libri pubblicati nella collana Universale d’Architettura di Bruno Zevi e di Artscapes. Art as an Approach to Contemporary Landscape (Gustavo Gili, 2003), Aristide Antonas (Libria, 2014), An Atlas of Imagination (DAMDI, 2015), Manthey Kula (Libria, 2016), Marcher dans le rêve d’un autre (Les Presses du réel, 2017), Years of Solitude (Les Presses du réel, 2019) e Questo non è un manifesto (LetteraVentidue Edizioni, 2022).

Francesco Garutti è curatore, editor e scrittore. Si occupa di arte contemporanea e architettura.

Kersten Geers è architetto e cofondatore dello studio OFFICE Kersten Geers David Van Severen.

Miles Gertler è un architetto, artista ed educatore, cofondatore (con Igor Bragado) dello studio di ricerca Common Accounts (2016). Gertler indaga l’intersezione tra corpo e spazi online e fisici; tra i suoi progetti più noti, Three Ordinary Funerals, presentato alla Biennale di Architettura e Urbanistica di Seul, 2017. Ha insegnato alla Cornell AAP e alla University of Waterloo.

Ali Ghomashchi è un ingegnere informatico specializzato in algoritmi. Sviluppa soluzioni innovative per inferire informazioni contestuali sul comportamento degli utenti a partire dai dati raccolti dai sensori degli smartphone.

Sheida Ghomashchi è nata e cresciuta a Teheran, Iran. Lavora come curatrice indipendente a Milano. Ha partecipato a diversi progetti, tra i quali: co-curatrice della mostra “Dixit Algorizmi”, CCA, Tashkent, Uzbekistan; fellow della Floating University, Forensic Architecture Group, Berlino, Germania; curatrice di “Archive Alive!”, mostra di Ramak Fazel, Kandovan, Pejman Foundation, Teheran, Iran; editor esterno di Tarikh Irani Magazine, Teheran, Iran; fellow di IdeasCity – Detroit, New Museum di New York, USA; ricercatrice presso il dipartimento di urbanistica, Bauhaus, Dessau, Germania; artista in residenza presso Group Affinity, Slavs and Tatars project, Kunstverein Munchen, Monaco, Germania.

Riccardo Giacconi è un artista visivo e documentarista. Insegna alla School of the Museum of Fine Arts presso la Tufts University, Boston. Collabora con la trasmissione Tre Soldi (Rai Radio 3), ha co-fondato il festival Helicotrema e lo studio di narrazione sonora Botafuego.

Yervant Gianikian (1942) e Angela Ricci Lucchi (1942–2018) hanno collaborato artisticamente fino alla scomparsa di Ricci Lucchi. Hanno iniziato a fare cinema negli anni Settanta, realizzando influenti film di found footage che indagano gli spettri della guerra, del genocidio e del colonialismo. I loro film sono stati presentati a festival internazionali tra cui Cannes, Venezia, Toronto, Berlino e Rotterdam. Retrospettive del loro lavoro sono state ospitate dalla Cinémathèque Française, dalla Filmoteca Española, dalla Cinemateca Portuguesa e dal Pacific Film Archive, nonché da musei quali il Museum of Modern Art di New York, la Tate Modern di Londra e il Centre Georges Pompidou di Parigi. Le loro installazioni sono state esposte alla Biennale di Venezia, alla Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi, al Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam, al Contemporary Art Museum di Chicago, all’Hangar Bicocca di Milano e a Documenta 14 a Kassel.

Davide Giannella è curatore indipendente. La sua ricerca è incentrata sulle possibili relazioni tra il sistema dell’arte e i differenti ambiti dell’orizzonte culturale contemporaneo (cinema, architettura, design, cibo, musica) così come sulla traduzione e declinazione in contesti e piattaforme differenti di progetti e contenuti artistici. Ha curato mostre in istituzioni pubbliche come la Triennale di Milano, il Museo Marino Marini, il PAC di Milano, CRT Milano.

Paolo Gioli (1942–2022) è stato un artista italiano tra i più originali e sperimentali del secondo Novecento. A partire dagli anni Sessanta ha indagato la genesi delle immagini e i meccanismi della visione, realizzando dal 1969 film d’avanguardia e sviluppando in fotografia pratiche pionieristiche come il foro stenopeico, il fotofinish e il trasferimento di emulsioni Polaroid su diversi supporti. Dal 1974 ha partecipato alle principali rassegne di cinema sperimentale e a importanti mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia. Le sue opere fanno parte delle collezioni di istituzioni come il Centre Pompidou di Parigi, l’Art Institute di Chicago, il MoMA di New York, il Minneapolis Institute of Art, l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e il Museo Nazionale di Fotografia di Cinisello Balsamo.

Amos Gitai è un regista e sceneggiatore israeliano. Nei suoi film, documentari e fiction, Gitai esplora la storia dei paesi mediorientali e la propria storia personale, affrontando temi come la patria e l’esilio, la religione, il controllo sociale e l’utopia. Tra il 1999 e il 2017 undici suoi film hanno partecipato al Festival di Cannes per la Palma d’Oro e alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per il Leone d’Oro. Ha ricevuto molti premi prestigiosi, in particolare il Pardo d’Onore al festival di Locarno (2008), il Premio Roberto Rossellini (2005), il Premio Robert Bresson (2013), il premio Paradjanov (2014), e l’assegnazione della Legione d’Onore (2017). I suoi ultimi film sono: A Tramway in Jerusalem (2018), Letter to a Friend in Gaza (2019), Laila in Haifa (2020) e Why War? (2024). Al suo lavoro sono state dedicate importanti mostre retrospettive nelle principali istituzioni d’arte e di cinema internazionali, quali: Centre Pompidou di Parigi, MoMA e Lincoln Center di New York, British Film Institute di Londra.

Claudio Giunta insegna Letteratura italiana all’Università di Torino ed è specialista di letteratura medievale. È stato visiting professor nelle università di Chicago, Tokyo (Todai), Sydney, Rabat. È stato fellow dell’American Academy di Roma, dello Harvard Center for Renaissance Studies di Firenze e del Warburg Institute di Londra. Tra i suoi ultimi libri: Le alternative non esistono. La vita e le opere di Tommaso Labranca (Il Mulino, 2020); Ma se io volessi diventare una fascista intelligente? L’educazione civica, la scuola, l’Italia (Rizzoli, 2021). Collabora regolarmente al supplemento culturale de Il Sole 24 ore, a Internazionale e a Il Foglio.

Lorena Giuranna, critica e storica dell’arte. Docente di Linguaggi dell’Arte Contemporanea all’Accademia Aldo Galli di Como. È direttrice del Museo della Carale di Ivrea, centro specializzato in ricerche artistiche che si dedicano alle relazioni tra arte e linguaggio.

Lorenzo Giusti, storico dell’arte e curatore, è direttore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo.

Édouard Glissant (1928–2011) è stato uno scrittore, poeta e saggista originario della Martinica. È noto per essere stata una delle figure più influenti del pensiero e della cultura caraibica. Dopo gli studi in etnografia al Musée de l’Homme di Parigi elabora le sue teorie sull’identità antillese e sulla creolizzazione.

Giorgio Gosetti è critico, saggista, e giornalista dell’Ansa. È direttore del Courmayeur Noir in Festival (da lui fondato nel 1991) e Delegato Generale delle “Giornate degli Autori” alla alla Mostra del Cinema di Venezia. Insegna Organizzazione di eventi cinematografici e audiovisivi al corso di Laurea Magistrale del DAMS di Bologna, è membro del direttivo dell’Afic (associazione italiana dei festival di cinema) e ha pubblicato saggi su: Marguerite Duras, Luigi Comencini, Alfred Hitchcock, Carlo di Carlo, Allan Dwan, Sydney Pollack. Ha diretto il MystFest, Antenna Cinema, la Festa del Cinema di Roma. È stato vice-direttore della Mostra del Cinema di Venezia e Direttore di Italia Cinema per la promozione all’estero, dal 2011 è main programmer del RIFF (Reykjavik Film Festival).

Stathis Gourgouris è poeta, saggista, traduttore, sound artist e professore greco-americano di Filologia classica, Inglese e Letteratura comparata alla Columbia University.

Stefano Graziani è da sempre interessato al progetto fotografico in forma di libro, si muove al confine tra la fotografia, l’arte e l’architettura. Tra le ultime pubblicazioni: The Lives of Documents (CCA Montreal / König Books 2024), Mostra Fotografica (Quodlibet 2022), Picture Window Frame (a+m bookstore 2022), Documents on Raphael (Mousse Publishing 2021).

Anouchka Grose is a British-Australian Lacanian psychoanalyst and writer. She is a member of The College of Psychoanalysts and The Centre for Freudian Analysis and Research, where she regularly lectures. She writes about psychoanalysis, current affairs, art and fashion, and has contributed to The Guardian, Radio 4, and Resonance FM.

David Gruber è un biologo marino statunitense, Presidential Professor of Biology and Environmental Sciences al Baruch College della City University of New York, e National Geographic Explorer.

Antonio Grulli è critico d’arte e curatore del progetto di arte pubblica Luci d’Artista a Torino. Nel 2024 ha curato il Padiglione Albanese alla 60. Biennale di Venezia e attualmente cura il programma di studi della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.

Daniel Blanga Gubbay è curatore e ricercatore con base a Bruxelles.

Michele Guerra è stato professore ordinario di Teorie del cinema all’Università di Parma. Per il triennio 2015–2018 è stato coordinatore scientifico di un progetto SIR finanziato dal MIUR sulla critica italiana negli anni Quaranta e Cinquanta. Fa parte del comitato direttivo della rivista Fata Morgana. Dal 2022 è sindaco di Parma.

Paul Guian è un graphic designer presso Études Studio, Parigi.

Emanuele Guidi è scrittore, curatore e ricercatore con base a Berlino.

Xiaolu Guo, scrittrice, saggista, regista e poetessa britannica di origine cinese, è nota per i suoi romanzi, film e memoir che esplorano i temi dell’identità culturale, della migrazione e dell’esperienza di vivere tra culture diverse.

Ayesha Hameed è un’artista interdisciplinare con base a Londra, il cui lavoro spazia tra cinema, suono, tessile, performance e poesia.

Steven N. Handel è Distinguished Professor emerito di Ecologia ed Evoluzione alla Rutgers University. Studia il ripristino delle comunità vegetali native, aggiungendo ai paesaggi servizi ecologici sostenibili, biodiversità e nuove qualità ambientali. Si occupa inoltre dei problemi legati ai territori urbani e ad altre aree fortemente degradate.

Dehlia Hannah ha conseguito un dottorato di ricerca in filosofia alla Columbia University con specializzazione in filosofia della scienza e dell’estetica. È curatrice e professore associato di Environmental Aesthetics all’università di Copenaghen nel Dipartimento delle Arti e Studi Culturali.

Jan Olaf Härter ha conseguito un dottorato di ricerca in fisica teorica della materia condensata all’Università della California, Santa Cruz, USA. È professore associato e capo del gruppo Atmospheric Complexity del Niels Bohr Institute, Università di Copenaghen.

Carlos Hawthorn è un giornalista musicale che vive a Londra.

Ida Marie Hede è scrittrice, critica ed educatrice. Ha un Master of Research in Storia dell’Arte dell’Università di Copenaghen e Goldsmiths College di Londra e si è laureata all’Accademia danese di scrittura creativa di Copenaghen. Ha pubblicato diversi libri, l’ultimo dei quali è DER SOG (brotsuppe, 2023).

Carola Hein è professore e responsabile della cattedra di Storia dellʼArchitettura e Pianificazione Urbana alla TU Delft. Ha pubblicato molto nel campo della storia dell’architettura, urbanistica e progettazione, legando lʼanalisi storica allo sviluppo contemporaneo. Tra le altre importanti borse di studio, ha ricevuto una Guggenheim Fellowship per proseguire la ricerca sullʼarchitettura globale del petrolio e una Alexander von Humboldt Fellowship per indagare sulla trasformazione urbana su larga scala ad Amburgo tra il 1842 e il 2008. I suoi attuali interessi di ricerca comprendono la trasmissione di architetture e idee di urbanistica, concentrandosi in particolare sulle città portuali.

Agnes Heller (1929–2019) è stata una filosofa e saggista ungherese. È stata esponente di spicco della Scuola di Budapest; la sua ricerca, ispirata a una lettura del marxismo in chiave anti economicista e antropologica, è prevalentemente rivolta alla ricostruzione di un orizzonte etico.

Stefan Helmreich è Professore di Antropologia al MIT. La sua ricerca indaga come gli scienziati in discipline quali oceanografia, biologia, acustica e informatica definiscono e teorizzano i propri oggetti di studio – maree, vita, suono, codice – soprattutto quando si avvicinano ai loro limiti concettuali.

Calla Henkel è una scrittrice, drammaturga, regista e artista americana, con base tra Berlino e Los Angeles. Il suo romanzo d’esordio, Other People’s Clothes, è stato selezionato come Editors’ Choice dal New York Times Book Review. Ha messo in scena spettacoli alla Volksbühne di Berlino e al Whitney Museum of American Art, mentre il suo lavoro fotografico in collaborazione con Max Pitegoff è stato esposto in musei e gallerie di tutto il mondo. Attualmente dirige il New Theater Hollywood a Los Angeles.

Carsten Höller è un artista che applica la curiosità scientifica per esplorare il comportamento umano, la percezione e gli stati alterati di coscienza. Con una formazione scientifica e un dottorato in scienze agrarie, ha creato un ‘laboratorio del dubbio’ con opere che spaziano da scivoli sinuosi a dispositivi ottici.

Michael Höpfner vive tra Vienna e Berlino. La sua pratica si concentra sull’esperienza del camminare attraverso zone desertiche o scarsamente abitate – dall’Ucraina alla Cina, dal Kirghizistan alla Corea del Sud –, un percorso iniziato come esplorazione fisica e mentale dello spazio geografico e proseguito come riflessione sui concetti di realtà e luogo.

Hoyte van Hoytema è un direttore della fotografia olandese-svedese, noto per The Fighter (2010), Her (2013), Interstellar (2014), Dunkirk (2017) e Oppenheimer (2023), con cui ha vinto l’Oscar 2024 per la miglior fotografia.

Otto Huber è un collezionista di piante ed ecologo italiano, noto per i suoi studi di botanica, fitogeografia e conservazione dei neotropici. È autore di oltre cento pubblicazioni, tra cui la maggior parte dei volumi di Flora of the Venezuelan Guayana.

Alexander von Humboldt (1769–1859) fu naturalista, esploratore, genio universale e cosmopolita mecenate della scienza. È considerato il primo viaggiatore dell’epoca moderna e il suo lungo viaggio in America Latina (1799–1804) fu celebrato come la ‘seconda scoperta scientifica’ del Sud America. Discipline come geografia fisica, climatologia, ecologia e oceanografia lo riconoscono come fondatore. Il suo capolavoro maturo, i cinque volumi del Cosmos. Saggio di una descrizione fisica del mondo, resta unico per l’ampiezza e l’organicità della sua visione della natura.

Invernomuto è il nome del duo formato nel 2003 da Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi; autori di una serie di progetti di ricerca strutturati nel tempo e nello spazio, da cui derivano cicli di opere interconnesse. Su una base teorica comune, Invernomuto adotta un approccio aperto e rizomatico, sviluppando diversi output che prendono la forma di immagini in movimento, suoni, azioni performative e progetti editoriali, nell’ambito di una pratica definita dall’uso – tanto diffuso quanto preciso – di media differenti.

Hilario Isola è un artista visivo che realizza soprattutto installazioni, disegni e sculture. Diplomatosi in Storia dell’Arte e Museologia, i suoi interessi vanno dalla storia dell’arte all’architettura, agli ambienti naturali. Le sue delicate installazioni, spesso sottili, rispondono direttamente al contesto e agli spazi espositivi, utilizzando diversi mezzi come sistemi viventi, oggetti, fotografie, disegni e musica.

Eva Jack è una social designer. La sua ricerca si concentra sulle relazioni che legano gli esseri umani e gli animali. Il suo lavoro non si focalizza necessariamente sull’animale in sé, ma piuttosto sulla sua rappresentazione, sul significato culturale e sulla storia sociale condivisa con l’uomo. La sua ricerca prende forma attraverso installazioni immersive, cortometraggi e scritti.

Kajri Jain è docente e ricercatrice. Si occupa di cultura visuale, nello specifico è interessata allo studio dei processi di produzione e circolazione delle immagini all’intersezione tra religione, politica e cultura aziendale in India.

Baktash Sarang Javanbakht è un artista interdisciplinare che vive e lavora tra Parigi e Teheran. Concentrandosi sul corpo umano e sulla sua connessione allʼhabitat e allʼambiente circostante, le sue opere si avvalgono di diversi mezzi, come il disegno, i modelli architettonici, la scultura e ultimamente l’installazione site-specific.

Francesco Jodice vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in architettura si dedica alla ricerca artistica con fotografia e video, indagando il rapporto tra paesaggi urbani e comunità. Tra i suoi lavori: la trilogia Citytellers, Atlante, American Recordings, Rivoluzioni e West, incentrati su geopolitica e crisi dell’Occidente. Ha esposto, tra gli altri, alla Tate Modern, Londra, Prado, Madrid e Castello di Rivoli, e partecipato a documenta Kassel e alla Biennale di Venezia. Insegna alla NABA di Milano.

Julia è stato lo studio di design di Valerio Di Lucente, Erwan Lhuissier e Hugo Timm, attivo dal 2008 fino al 2022. Lo studio, con sedi a Londra, Parigi e Roma, ha collaborato con istituzioni culturali europee a progetti che hanno spaziato dal digital alla stampa, fino alla progettazione di ambienti e mostre. Julia si è occupato dell’art direction dell’ICA di Londra e della rivista Elephant. Parallelamente all’attività dello studio, Julia ha tenuto lezioni in diverse università fra cui il Royal College of Art, CalArts e IUAV. Nel 2016 Julia si è aggiudicato la borsa di studio ‘Lina Bo Bardi’ del British Council, con un progetto di ricerca incentrato sull’attività editoriale di Bo Bardi.

David Katz è un autore, giornalista e produttore di documentari, americano con base a Londra. Autorità riconosciuta in materia di reggae, dub e dancehall, ha scritto People Funny Boy: The Genius of Lee ‘Scratch’ Perry e Solid Foundation: An Oral History of Reggae.

Michel Kessler è architetto e filmmaker con sede a Zurigo.

Hamed Khosravi è architetto, ricercatore ed educatore, attualmente docente presso lʼArchitectural Association. Le sue ricerche e progetti si concentrano sulla storia e la teoria dellʼarchitettura e della forma urbana in relazione alle organizzazioni territoriali e alle decisioni politiche. I suoi scritti includono, tra gli altri, Do You Remember How Perfect Everything Was? The Work of Zoe Zenghelis (2022), Nazgol Ansarinia: Inquiries into the Present (2021), Gabriel Guevrekian: The Elusive Modernist (2020), Tehran: Life Within Walls (2017).

Ibrahim Kombarji è un architetto, ricercatore del design e scrittore con sede a New York. Il suo lavoro esamina gli intrecci tra architettura, arte, ecologia e geopolitica.

Frans-Willem Korsten lavora sia presso il Dipartimento di Studi Letterari dell’Università di Leiden, sia presso la Facoltà di Storia e Arti dell’Università Erasmus di Rotterdam, dove dal 2007 ricopre la cattedra di Letteratura e Società, istituita dalla Stichting Letteren en samenleving Rotterdam.

Boris Kossoy è un fotografo, teorico e storico della fotografia brasiliano, oltre che architetto. Professore presso la Scuola di Comunicazione e Arti dell’Università di San Paolo, ha sviluppato una carriera poliedrica che abbraccia i campi accademico, artistico e istituzionale. Tra le sue pubblicazioni più influenti figura il volume Hercule Florence: A Descoberta Isolada da Fotografia no Brasil, tradotto in spagnolo, tedesco, francese e inglese.

Designer svedese, Reed Kram è attualmente ricercatore presso il Chalmers Medialab di Göteborg, in Svezia, e docente alla Scuola di Design di Kolding in Danimarca.

Franco La Cecla è un antropologo culturale e architetto italiano. Nato a Palermo, ha insegnato in diversi atenei italiani e stranieri, realizzato diversi documentari e mostre. Nei suoi lavori approfondisce il tema dell’impatto sociale dell’architettura, indagando i modelli di organizzazione dello spazio tra localismo e globalizzazione e analizzando in particolare le soglie e i confini tra le culture.

Filippo LaFleur è ricercatore e docente presso il Department of Urbanism, Faculty of Architecture and the Built Environment, TU Delft, dal 2015. È responsabile della ricerca allʼinterno del Delta Urbanism Interdisciplinary Research Group, in particolare nellʼambito del Transitional Territories graduation studio e del DIMI Delft Deltas Infrastructure and Mobility Initiative project, ‘NEXT / EXTREME – Constructed Natures’. Tra il 2015 e il 2017 è stato il principale ricercatore del progetto interdisciplinare ‘Intelligent SubSurface’. I suoi interessi si concentrano all’incrocio tra il paesaggio, l’urbanistica e l’ecologia per quanto riguarda le trasformazioni nello spazio e nel tempo dei paesaggi terrestri e marittimi. Attraverso i progetti indaga le interrelazioni tra i processi naturali, le pratiche sociali e le dinamiche geopolitiche, con una forte enfasi sul ruolo degli interventi spaziali, della rappresentazione e del design come strumenti di ricerca.

Vytautas Landsbergis è uno storico dell’arte, della musica e della cultura ed esperto di M. K. Čiurlionis. Landsbergis è anche un politico lituano ed ex membro del Parlamento europeo. È stato il primo capo di stato della Lituania dopo la dichiarazione di indipendenza dall’Unione Sovietica (1990) e ha ricoperto il ruolo di Presidente del Parlamento lituano, il Seimas.

Pablo Larios ha studiato Letterature Comparate e attualmente vive a Berlino, dove lavora come scrittore critico d’arte freelance. Il suo lavoro è stato pubblicato su varie riviste tra cui Frieze, Sleek e Kaleidoscope.

Vincenzo Latronico è uno scrittore e traduttore italiano. Ha tradotto, tra le altre cose, opere di Hanif Kureishi, F.S. Fitzgerald e Max Beerbohm; collabora con La Lettura del Corriere della Sera, Rolling Stone, Domus, Internazionale e Il Sole 24 Ore. Tra i libri pubblicati, Ginnastica e Rivoluzione (2008), La cospirazione delle colombe (2011), Le perfezioni (2022), La chiave di Berlino (2023). Nel 2025 è stato finalista all’International Booker Prize.

Alberto Lattuada (1914–2005) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano; un intellettuale dalla personalità eclettica, appassionato di letteratura, arte e fotografia. Durante la sua lunga carriera ha scoperto molte attrici tra cui Marina Berti, Carla Del Poggio, Jacqueline Sassard, Catherine Spaak, Clio Goldsmith. Dal dopoguerra si dedica interamente al cinema, come aiuto regista di Mario Soldati per Piccolo mondo antico e come sceneggiatore. Tra i suoi film, per lo più tratti da opere letterarie, ci sono Il mulino del Po, tratto dal romanzo di Riccardo Bacchelli, La Lupa, dalla novella di Giovanni Verga, Il cappotto, dal racconto di Gogol, che lo svincola definitivamente dal neorealismo, mentre i suoi kolossal, La tempesta e La steppa, sono tratti dagli autori prediletti, i russi Puskin e Cechov. Nel 1998 Lattuada lascia tutto il suo materiale d’archivio alla Fondazione Cineteca Italiana di Milano, di cui, molti anni prima, ha posto le basi insieme a Luigi Comencini e Mario Ferrari, salvando dal macero tante vecchie pellicole.

Owen Laub è uno storico dell’arte e curatore. Ha collaborato frequentemente con il regista teatrale e artista visivo Robert Wilson.

Steven Lauritano è uno storico dell’architettura e del design, le cui ricerche esplorano le relazioni reciproche tra storiografia e pratica del design. Il suo lavoro si concentra sui metodi ibridi degli architetti-antiquari del XVIII e XIX secolo, sulla persistenza delle metodologie antiquarie nella cultura del design contemporaneo e sulle storie globali della storiografia architettonica dal XVII secolo a oggi. Insegna all’Università di Leiden, dove è membro del Centre for the Arts in Society.

D.H. Lawrence (1885–1930) è stato uno scrittore inglese, la cui produzione prolifica e variegata comprende romanzi, racconti, poesie, opere teatrali, saggi, libri di viaggio, dipinti, traduzioni e critica letteraria. I suoi romanzi Figli e amanti (1913), L’arcobaleno (1915), Donne innamorate (1920) e L’amante di Lady Chatterley (1928) lo hanno reso uno degli scrittori inglesi più influenti del XX secolo. La sua opera esplora temi legati alla salute emotiva e alla vitalità, alla spontaneità, alla sessualità umana e all’istinto.

Architetto e urban designer, la cui ricerca esplora le infrastrutture e la logistica come sistemi culturali e spaziali. È autore di The Rule of Logistics: Walmart and the Architecture of Fulfillment (University of Minnesota Press, 2016). Suoi contributi sono apparsi su Cabinet, Public Culture, Places e Harvard Design Magazine. LeCavalier è Professore Associato di Architettura alla Cornell University, dove dirige il Master of Science in Advanced Urban Design.

Thierry Thomas e Francis Melvin Lee collaborano presso l’Institute Hercule Florence for the Studies of the Brazilian XIX Century Society and Environment.

Wolfgang Lehrner è un artista austriaco con base a Vienna, formatosi presso l’Università di Arti Applicate. La pratica di Lehrner indaga il carattere specifico delle città e le loro connessioni, combinando casualità, osservazione e movimento per creare ritratti cinematografici della vita urbana contemporanea. Il suo progetto più recente, World City, esplora l’immagine cosmopolita del XXI secolo, cercando il locale all’interno del globale.

Michel Leiris (1901–1990) è stato poeta, scrittore, etnografo e amico dei più grandi artisti e scrittori del suo tempo. Nel 1924 prese parte al movimento surrealista, ma se ne distaccò cinque anni più tardi. Dal 1930 si dedicò alla scrittura e dal 1934 lavorò come etnografo al Musée de l’Homme, professione che lo portò a fare lunghi viaggi in Africa, nelle Antille, in Cina e a Cuba. Partecipò al Collège de sociologie e dal 1946 fu redattore di Les temps modernes. Ricevette nel 1952 il Prix des Critiques e nel 1980 rifiutò il Grand Prix national des Lettres. Oggi è considerato un classico e la sua opera è entrata nella collana Pléiade. Tra i suoi libri tradotti in italiano: Età d’uomo (Mondadori, 1966), Africa nera. La creazione plastica (Feltrinelli, 1967), Carabattole (Einaudi, 1998), Specchio della tauromachia e altri scritti sulla corrida (Bollati Boringhieri, 1999), L’occhio dell’etnografo. Razza e civiltà e altri scritti 1929–1968 (Bollati Boringhieri, 2005).

Carlo Levi (1902–1975) è stato uno scrittore, pittore e antifascista italiano. Tra i più significativi narratori del Novecento italiano, è noto soprattutto per il romanzo Cristo si è fermato a Eboli, che lo rese uno dei maggiori portavoce della questione meridionale nel secondo dopoguerra.

Corrado Levi (1936) si è laureato con Carlo Mollino ed è stato assistente universitario di Franco Albini. Architetto, artista e scrittore, vive e lavora tra Milano e Marrakech. Ha insegnato per molti anni al Politecnico di Milano ed espone regolarmente i propri lavori in Italia e all’estero.

Salvatore Licitra è curatore dell’archivio fotografico di Gio Ponti, di cui è nipote. Sin dagli anni Novanta si è impegnato a promuovere la conoscenza della sua opera, realizzando la banca dati Gio Ponti Archives.

Armin Linke è un artista che lavora con la fotografia e il film. La sua opera indaga come gli esseri umani (ri)progettano e abitano lo spazio e il tempo, sollevando questioni sulla progettazione collettiva, la responsabilità e il futuro. Attualmente è professore all’Accademia di Belle Arti di Monaco (AdBK), guest professor all’ISIA Urbino e guest artist al CERN di Ginevra, con precedenti incarichi al MIT, all’IUAV di Venezia, alla Karlsruhe University of Arts and Design e residenze al KHI di Firenze.

Andrea Lissoni, PhD è direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera dal 2020. In precedenza è stato senior curator del dipartimento di Arte e Film Internazionale presso la Tate Modern di Londra e curatore presso l’Hangar Bicocca di Milano (2009–2013). È co-fondatore del collettivo artistico indipendente Xing e co-direttore del festival internazionale Netmage di Bologna. Nel 2012 ha co-fondato Vdrome, un programma di proiezioni online per artisti e registi, di cui è tutt’oggi uno dei curatori.

Luca Lo Pinto è un curatore indipendente, co-fondatore della rivista e casa editrice NERO. Dal 2020 al 2024 è stato direttore artistico di MACRO – Museo d’arte contemporanea di Roma. Dal 2014 al 2019 è stato curatore della Kunsthalle di Vienna.

Federico Lodoli vive e lavora a Parigi. È ricercatore in filosofia presso l’Ecole des hautes études en sciences sociales. Dal 2006 realizza documentari e reportage per la RAI. Nel 2012 ha pubblicato per la casa editrice Ombre Corte il saggio filosofico Spinoza e Nietzsche. Della potenza e le sue determinazioni. Insieme a Carlo Gabriele Tribbioli realizza il documentario Frammento 53 nel 2015, Elegy of the Enemy nel 2025.

Alessandro Lolli è laureato in filosofia con una tesi in filosofia del linguaggio su Furio Jesi e la cultura di destra. Collabora con riviste come il Tascabile, Not, Esquire Italia. È autore di La guerra dei meme (Effequ, 2017).

Michele Lombardelli è artista visivo, musicista, editore. I suoi libri d’artista sono stati esposti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, alla Casa del Mantegna di Mantova, al Musée Cantonal Des Beaux Arts di Losanna, al Museo MA*GA di Gallarate, alla Triennale di Milano. Con il poeta Paul Vangelisti, dirige la collana Magra Books dedicata alla poesia californiana.

Claudia Losi è un’artista e ricercatrice. La sua pratica esplora le relazioni tra umano e natura, viaggio ed esplorazione, collegando arte e scrittura per favorire nuove relazioni nelle comunità. Ha esposto in numerose sedi in Italia e all’estero, tra cui La Triennale, Milano; MAMbo, Bologna; MAXXI, Roma; Royal Academy of Arts, Londra; IKON Gallery, Birmingham; Stenersen Museum, Oslo.

Earl Lovelace è un pluripremiato scrittore, giornalista e drammaturgo trinidadiano, celebre per la sua narrativa intensa e descrittiva che racconta la cultura e la vita del popolo di Trinidad e Tobago.

Marco Lupo è nato a Heidelberg e vive a Torino. Fa parte del collettivo di scrittori TerraNullius. Nel 2019 vince il Premio Campiello Opera Prima con il libro Hamburg, uscito per il Saggiatore.

Mario Maffi ha insegnato Cultura anglo-americana all’Università Statale di Milano per più di quarant’anni. Saggista e traduttore, si occupa di culture urbane, immigrate e giovanili, di letteratura realista e naturalista, di geografie culturali.

Serena Maffioletti è stata professore ordinario di Composizione architettonica e urbana presso l’Università IUAV di Venezia. Autrice di numerosi progetti professionali e di ricerca, ha approfondito temi come il rapporto con i luoghi e le tradizioni del Moderno, il progetto contemporaneo e il patrimonio antico, l’architettura dei paesaggi infrastrutturali e la ricostruzione urbana nei paesi ex-socialisti. Ha dedicato studi approfonditi ai Maestri del Novecento italiano e all’opera dei BBPR, documentati in mostre, pubblicazioni e convegni.

Valerio Magrelli è poeta, scrittore, traduttore e professore ordinario di Letteratura francese all’Università Roma Tre. Ha pubblicato sei libri di poesie raccolti nel volume Le cavie (Einaudi, 2018), il pamphlet in versi Il commissario Magrelli (Einaudi, 2018) e un ciclo di quattro testi in prosa concluso con Geologia di un padre (Einaudi, 2013). È autore di Millennium poetry. Viaggio sentimentale nella poesia italiana (Mulino, 2015), Che cos’è la poesia? (Giunti, 2013), Magica e velenosa. Scrittori stranieri a Roma (Laterza, 2010), Il Sessantotto realizzato da Mediaset (Einaudi, 2011), Sopruso: istruzioni per l’uso (Einaudi, 2019) e Proust e Céline. La mente e l’odio (Einaudi, 2022).

Carlo Maiolini è un artista, pittore e designer francese.

Charlotte Malterre-Barthes è un’architetta, urbanista e professoressa associata di Progettazione architettonica e urbana presso il Politecnico Federale di Losanna (EPFL), dove dirige il laboratorio RIOT. In precedenza è stata Assistant Professor of Urban Design alla Harvard Graduate School of Design, dove ha tenuto corsi e seminari. Nel 2021 ha lanciato l’iniziativa ‘A Global Moratorium on New Construction’, che mette in discussione gli attuali protocolli di sviluppo e promuove una profonda riforma delle discipline della pianificazione per affrontare l’emergenza climatica e sociale.

Måns Månsson è un regista e direttore della fotografia svedese, vincitore di numerosi premi e formatosi al Royal College of Art di Stoccolma. Tra i suoi film si ricordano Mr Governor (Berlinale Forum), Roland Hassel (IFF Rotterdam), Stranded in Canton (Tribeca), The Yard (Berlinale Forum) e The Real Estate (Berlinale Competition). Insieme all’artista Carsten Höller ha realizzato l’installazione Fara Fara, presentata alla Biennale Arte di Venezia nel 2015. Månsson ha inoltre diretto episodi di serie acclamate come Snabba Cash (Netflix), Dough (SVT) ed Estonia (TV4), e ha recentemente lavorato come second unit director per la serie HBO The Last of Us.

Antoine Marchand è direttore del Centre d’art Le Lait di Albi, in Francia. Dal 2009 al 2018 è stato responsabile delle mostre e delle pubblicazioni presso il FRAC Champagne-Ardenne di Reims, dove ha anche curato il programma artistico e culturale, collaborando con artisti affermati ed emergenti.

Enzo Mari (1932–2020) è stato un designer, grafico, illustratore e artista italiano. La sua opera ha spaziato dal design alla pittura, dalla grafica all’allestimento. È stato docente e attivista politico. I suoi lavori sono esposti alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, allo Schloss Charlottenburg di Berlino, al MIC di Faenza, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al MoMA di New York. Ha ricevuto il Compasso d’Oro nel 1986, riconoscimento che aveva già ottenuto nel 1967 e nel 1979, e l’International Design Center prize nel 1987 a New York. Nel 2008 la GAM di Torino gli ha dedicato una personale retrospettiva. Fra i suoi scritti si segnalano: Progetto e passione (2001), La valigia senza manico (2004) e 25 modi per piantare un chiodo (2011). Nel 2020 gli è stata dedicata una grande retrospettiva alla Triennale di Milano.

Michele Mari (Milano, 1955) è filologo, poeta e scrittore. Insegna Letteratura italiana all’Università Statale di Milano ed è appassionato di fumetti e cultura pop. Nei suoi libri ricorrono i temi dell’infanzia come età da preservare, della letteratura come surrogato della vita, e della memoria come strumento di indagine. Tra le sue opere si ricordano Verderame (Premio Grinzane Cavour), Cento poesie d’amore a Ladyhawk (2007), Rosso Floyd (2010), Fantasmagonia (2012), Roderick Duddle (2014), Asterusher (2015, con Francesco Pernigo), Sogni (2017, con disegni di Gianfranco Baruchello), Leggenda privata (2017) e Locus desperatus (Einaudi, 2024).

Fabio Marino è Assistant Professor in Storia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (DABC) del Politecnico di Milano. Ha svolto un assegno di ricerca post-dottorale presso il DABC, concentrandosi sulla storia dell’architettura.

Susana Moreira Marques è una scrittrice e giornalista portoghese. Il suo giornalismo ha ricevuto diversi premi, tra cui il Prémio AMI – Jornalismo Contra a Indiferença e il 2012 UNESCO ‘Human Rights and Integration’ Journalism Award (Portogallo).

Rafael Marquese è professore ordinario di Storia presso l’Universidade de São Paulo, dove insegna dal 2003. È ricercatore del CNPq e membro fondatore del Lab-Mundi/USP. La sua ricerca si concentra sulla schiavitù, sulle economie di piantagione e sui sistemi globali del lavoro.

Antonio Marras è uno stilista italiano. È stato direttore artistico del marchio della maison francese Kenzo.

Allegra Martin è fotografa. Si laurea in Architettura presso l’Università IUAV di Venezia, dove studia fotografia con Guido Guidi. Il suo lavoro è stato esposto in Italia presso la Triennale di Milano, il MAXXI e il MACRO di Roma, la Biennale di Architettura di Venezia, la Fondazione Forma per la Fotografia e Viasaterna Arte Contemporanea, Milano, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, Reggio Emilia, la Fondazione Francesco Fabbri, Treviso; all’estero presso Die Photograpische Sammlung/ SK Stiftung Kultur, Colonia, la Galerie f5.6, Monaco, l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, l’Istituto internazionale di Architettura i2A, Lugano e Breadfield, Malmö.

Chus Martínez è direttrice dell’Institute Art Gender Nature presso la FHNW Academy of Arts and Design di Basilea. È stata expedition leader di ‘The Current’ (TBA21–Academy, 2018–2020) e direttrice artistica di Ocean Space, Venezia (2020–2022). Presso l’istituto IAGN conduce il progetto di ricerca ‘The Gender’s Factor’, dedicato al ruolo dell’educazione nel promuovere la parità di genere nelle arti. In precedenza è stata chief curator al MACBA di Barcellona e a El Museo del Barrio di New York, oltre che Head of Department per dOCUMENTA(13) (2012) e direttrice del Frankfurter Kunstverein. Nata in Spagna, è attualmente associate curator di TBA21–Academy e curator at large della Vuslat Foundation di Istanbul.

Giovanni Battista Martini, architetto, si occupa degli archivi di Florence Henri, di Lisetta Carmi e dell’opera fotografica di César Domela. Collabora come curatore con diversi musei e istituzioni.

Vittoria Martini è storica dell’arte (PhD) e ricercatrice indipendente. È tutor a CAMPO, corso di studi e pratiche curatoriali della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Attualmente la sua ricerca si concentra su come la storia, insieme all’immaginazione, possa portare a ripensare radicalmente le istituzioni artistiche nelle quali il ruolo sociale delle arti sia reale agente di rinnovamento culturale. È autrice di numerose pubblicazioni.

Francesco Marullo è architetto ed educatore. Ha conseguito un dottorato in Storia e Teoria dellʼArchitettura presso la TU Delft. Membro fondatore del gruppo di ricerca ‘The City as a Project’, il suo lavoro si concentra sui rapporti tra architettura, lavoro e spazio di produzione. Marullo è attualmente assistant professor presso la UIC School of Architecture di Chicago e ha insegnato alla TU Delft, al Berlage Center e alla Rotterdam Architecture Academy, mentre collaborava con lʼOffice for Metropolitan Architecture, il dipartimento Urban Planning della RomaTre University e DOGMA architects.

Elisabetta Masala si specializza in Storia dell’arte formandosi tra la Sardegna, la Spagna e Roma. Tra il 2018 e il 2020 è assistente curatore presso la Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. Dal 2021 è curatrice del MAN – Museo d’Arte Provincia di Nuoro.

Gloria Maso è un’artista franco-americana. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bordeaux e l’HEAD di Ginevra, sta completando i suoi studi al Cergy. La sua ricerca si svolge tra scrittura e letture pubbliche.

Gabriele Mastrigli è architetto e docente di Teoria e Progettazione architettonica presso l’Università di Camerino – Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno. Ha insegnato e tenuto seminari presso la Cornell University e il Berlage Institute. Ha collaborato con il manifesto e con molte riviste, tra cui Domus, Log e Lotus International.

Ania Mauruschat è una giornalista indipendente, studiosa e artista radiofonica che vive a Copenaghen e online con una formazione accademica in letteratura e studi sui media e una formazione professionale come editor.

Jonas Mekas (1922–2019) è stato poeta, artista e regista, fondatore del New American Cinema Group e creatore dell’Anthology Film Archives. Il suo studio a New York è stato un punto di ritrovo per artisti e sperimentatori di ogni genere: Allen Ginsberg, Andy Warhol, John Lennon, i Velvet Underground e Salvador Dalí. La sua produzione cinematografica si è contraddistinta per una natura documentativa e biografica. Durante la sua lunga vita ha realizzato circa sessanta film, con uno stile diaristico, le cui immagini restituiscono momenti tranquilli e intimi di vita quotidiana.

Massimo Melotti è stato critico d’arte e sociologo; dagli anni Ottanta la sua ricerca verte sui processi creativi e sul rapporto tra arte, nuovi media e società. Dal 1990 al 2021 è stato Consulente di Direzione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Simone Menegoi è un critico e curatore d’arte indipendente italiano. Ex collaboratore del Corriere della Sera, ha scritto per diverse riviste di arte e design, tra cui Mousse e Kaleidoscope, e ha contribuito a Artforum. Dal 2005 ha curato mostre per istituzioni come il Museo Marino Marini di Firenze, la David Roberts Art Foundation di Londra, il Nouveau Musée National de Monaco, la Triennale di Milano e l’Extra City Kunsthal di Anversa. Dal 2019 al 2025 è stato direttore artistico di Arte Fiera a Bologna.

Gili Merin, PhD, è un’architetta e fotografa basata a Vienna. Ha insegnato design e teoria al Royal College of Arts e all’Architectural Association a Londra, ed è attualmente assistente universitaria alla Vienna University of Technology. Il suo lavoro utilizza la fotografia per esplorare le politiche dello spazio sacro e le interconnessioni tra paesaggi naturali e artificiali.

Matteo Meschiari è un antropologo e scrittore italiano. Dal 2015 è professore associato all’Università di Palermo dove insegna Geografia e Antropologia della comunicazione.

Han Meyer è professore emerito di Progettazione Urbana presso il Delft University of Technology. La sua ricerca attuale si concentra sulla progettazione urbana nelle regioni del delta.

Pierre Michelon è un artista francese che lavora tra Lione e Nantes. Come un attento esploratore Michelon si addentra nei territori dimenticati dalla società, concentrandosi sulla ricerca storica e in particolare sulla storia coloniale attraverso differenti media: scritti, film, installazioni e performance.

Markus Miessen è architetto, designer dello spazio, consulente e scrittore. Ha studiato alla Glasgow School of Art (BArch), si è laureato con lode alla Architectural Association di Londra (AADiplHons) e ha conseguito un Master in Research presso il London Consortium (MRes). È professore ordinario di Design presso l’Academy of Design (HDK), University of Gothenburg, Svezia. Presso Studio Miessen supervisiona tutti i progetti come architetto principale e direttore.

Nino Migliori è il decano dei fotografi italiani. Inizia a muoversi nel campo fotografico nel 1948, oscillando tra la fotografia realista (Gente dell’Emilia, Gente del Sud, Gente del Nord) e la sperimentazione di nuovi materiali e linguaggi, complice il rapporto con coevi esponenti dell’arte contemporanea (Rotella, Vedova, Tancredi). Nel 1977 lo CSAC di Parma gli dedica la prima grande personale. Negli anni Ottanta utilizza la Polaroid come strumento di ricerca, mentre nel decennio successivo si avvicina al digitale. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni internazionali pubbliche e private, fra le quali: MAMbo, Bologna; GAM, Torino; CSAC, Parma; Centro Pecci, Prato; Galleria d’Arte Moderna, Roma; Calcografia Nazionale, Roma; MNAC, Barcellona; Bibliothèque nationale de France, Parigi; Museum of Fine Arts, Boston; Musée Réattu, Arles, SFMoMA, San Francisco. Nel 2016 costituisce la Fondazione Nino Migliori a Bologna.

Bernard Millet è un conservatore del patrimonio presso il Museo di Marsiglia. Ha organizzato numerose esposizioni al Centre de la Vieille Charité e al Museo Cantini di Marsiglia. Nel 2000 ha fondato con Hubert Nyssen, Thierry Fabre, Bruno Etienne, Jean Claude Izzo e Emile Temime la rivista La Pensée de midi.

Filippo Minelli è un artista contemporaneo che lavora a livello internazionale analizzando il paesaggio, la politica e la comunicazione. Nel 2011 Minelli inizia un’indagine metodicamente sulla sua terra d’origine, avviando un processo performativo e partecipativo chiamato ‘Padania Classics’, confluito nel 2015 nel volume Atlante dei Classici Padani.

Brizia Minerva è curatrice e storica dell’arte presso il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, responsabile scientifico della pinacoteca, delle collezioni artistiche e Archivi d’artista del Polo Biblio-museale di Lecce.

Abdullah Miniawy è uno scrittore, cantante, compositore e attore egiziano, il cui lavoro artistico è un’espressione di religione, rivoluzione e libertà. Durante la Primavera Araba è diventato una figura politica di resistenza, dopo che le sue poesie si sono diffuse attraverso Al Yarmouk (un campo profughi in Siria), così come in Tunisia e in altri Paesi. Nel 2017 è stato costretto a lasciare l’Egitto a causa del regime oppressivo di al-Sisi. Nel 2021 è stato scelto dal Parlamento Europeo a Strasburgo come uno dei tre change-makers residenti nell’area Schengen per presentare una prospettiva artistica franco-egiziana sulle sfide contemporanee all’European Youth Event, ed è stato invitato come uno dei trenta relatori al summit europeo Europe takes part!. All’inizio del 2022 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti, Extinguishing The City of Lights.

Rebecca Moccia è un’artista la cui pratica transdisciplinare indaga la materialità degli stati percettivi ed emotivi che emergono da specifici contesti sociali e spaziali. Le sue opere sono state esposte e proiettate in istituzioni e manifestazioni in Italia e all’estero. Nel 2024 ha rappresentato l’Italia alla 15. Biennale di Gwangju. Moccia è inoltre attivista e fondatrice di AWI – Art Workers Italia.

Carlo Mollino (1905–1973) è stata una figura leggendaria dell’architettura italiana del Novecento. Alla professione e all’insegnamento universitario ha unito le competenze di designer, fotografo, pilota e sciatore. Un personaggio eccentrico che ha firmato capolavori dell’architettura del Novecento a Torino, la sua città. Sono noti in particolare la sede dell’Associazione Equestre (1937), l’Auditorium della RAI (1952) e il Teatro Regio (1965). Appassionato fotografo e autore di volumi di tecnica e teoria fotografica, dopo la morte sono stati resi noti alcuni filoni ‘privati’ come le Polaroid con soggetti erotici o le sperimentazioni in camera oscura.

Massimiliano Mollona è antropologo e filmmaker. Ha condotto estesi lavori di campo in Brasile e Inghilterra, intorno ai temi di classe, lavoro, post-capitalismo e decolonialità attraverso una metodologia partecipativa che combina analisi antropologica e interventi artistici. Mollona ha insegnato Antropologia dell’arte e Antropologia politica ed economica al Goldsmiths College di Londra e attualmente insegna al Dipartimento delle Arti (DAR) dell’Università di Bologna. È stato direttore della Biennale di Atene 2015–2017 “OMONOIA”; co-direttore della Bergen Assembly ed è membro fondatore dell’Institute of Radical Imagination (IRI).

Antonio Monda è uno scrittore, direttore artistico e docente italiano. Insegna presso il Film and Television Department della New York University e collabora con varie testate giornalistiche tra cui La Repubblica, The Hollywood Reporter e RAI News 24.

Jonathan Monk è un artista britannico il cui lavoro rielabora e reinterpreta momenti chiave dell’arte concettuale e minimale con ironia e ingegno. Utilizzando pittura murale, scultura, fotografia e altri media, riflette sulla tendenza dell’arte a consumare riferimenti, rendendo omaggio a figure come Sol LeWitt, Ed Ruscha, Bruce Nauman e Lawrence Weiner. Tra le sue mostre personali: Museo d’Arte Contemporanea di Roma (2015), Irish Museum of Modern Art, Dublino (2014) e Palais de Tokyo, Parigi (2008). Ha partecipato alla Biennale di Venezia (2003, 2009), alla Whitney Biennial (2006) e ha ricevuto nel 2012 il Prix du Quartier Des Bains di Ginevra.

Paolo Monti (1908–1982) è stato uno dei più importanti fotografi italiani del Novecento. Nel 1948 a Venezia, dove si era trasferito per lavoro come dirigente d’industria dopo la guerra, fondò il Circolo fotografico La Gondola, motore di un profondo rinnovamento del linguaggio fotografico italiano nel dopoguerra. Nel 1953 si trasferì a Milano, dove abbracciò definitivamente la professione di fotografo, lavorando per le Triennali, studi di architettura (BBPR, Gio Ponti, Albini e Scarpa), musei (Castello Sforzesco), editoria (Garzanti, Einaudi) e artisti (Baj, Crippa, Dova, Fontana, Capogrossi e Pomodoro). In seguito si dedicò alla documentazione del paesaggio, delle architetture e del patrimonio storico-artistico, combinando la sua intensa attività professionale – comprendente critica e curatela – con una significativa produzione sperimentale (fotogrammi, chimigrammi, fotografie a colori) in dialogo con la più significativa produzione artistica contemporanea.

Andrea Morbio si è laureato in conservazione dei beni culturali con una tesi sul teatro di figura in area bresciana. Si è successivamente formato in Antropologia presso l’EHESS di Parigi. Si occupa di folklore europeo.

Liliana Moro vive e lavora a Milano. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel 1989 fonda lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano. La sua pratica, che include suono, parole, sculture, oggetti e performance, si distingue per una riduzione all’essenziale che invita lo spettatore a un’esperienza sensibile e poetica, oltre la mera visibilità. La dimensione politica nel suo lavoro emerge nella relazione con il pubblico, come nel posizionare le opere a terra, richiedendo uno sguardo più vicino e attento. Ha partecipato a importanti esposizioni personali e collettive, tra cui Documenta IX (Kassel), Aperto XLV Biennale di Venezia, Castello di Rivoli (Torino), Quadriennale di Roma, Moderna Museet (Stoccolma), PS1 (New York), De Appel (Amsterdam), Triennale di Milano, MAXXI (Roma), Galleria Nazionale d’Arte (Roma), 58. Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Galleria Emi Fontana (Milano), MUHKA (Anversa), Fondazione A. Ratti (Como), Fondazione Zegna All’Aperto (Trivero) e Cubo Garutti / Museion (Bolzano).

Jordan Muckpah è un cantante e cantautore che vive ad Arctic Bay, Nunavut, Canada.

Ugo Mulas (1928–1973) è considerato il più importante fotografo italiano del dopoguerra. Dopo le prime prove nella Milano “mitica” del bar Jamaica, diviene uno dei più importanti fotoreporter italiani, nonché un innovatore della fotografia “industriale”. La sua fama è però legata alla collaborazione con le avanguardie artistiche degli anni Sessanta e Settanta di cui diviene un fiancheggiatore e un interprete. Le Verifiche degli ultimi anni, una personale rilettura della storia della fotografia, chiudono una breve e operosissima vita.

Enzo Muzii (1926–2014) è stato regista, scrittore e fotografo. Personaggio del mondo culturale romano del secondo Novecento.

Nationhood è uno studio multidisciplinare fondato da Achille Filipponi e Matteo Milaneschi, il cui obiettivo è generare nuovi codici e linguaggi nell’ambito della comunicazione culturale.

Maxwell Neely-Cohen è autore, artista e membro del collettivo livecode.nyc.

Gabriele Neri è storico dell’architettura e del design, curatore e architetto. Attualmente è Ricercatore in Storia dell’architettura al Politecnico di Torino.

Olaf Nicolai è un artista concettuale tedesco il cui lavoro interdisciplinare spazia tra scultura, video, performance e installazioni. Le sue opere esplorano i rapporti tra arte, natura, scienza, politica e cultura, spesso attraverso materiali diversi e riferimenti alla filosofia, all’architettura e alla storia. Ha esposto in importanti sedi internazionali, tra cui la Documenta e la Biennale di Venezia.

Paola Nicolin, curatrice esperta di arte e design, ha diretto iniziative editoriali, istituzionali e di eventi con un focus su eccellenza, sostenibilità e identità locali. Dal 2019 è Chief Curator di Aptitudeforthearts, piattaforma che promuove la creatività femminile attraverso l’artigianato e la pratica artistica. È inoltre Direttrice Artistica di XNL Piacenza (dal 2022) e Academic Fellow in Arte Moderna e Contemporanea presso l’Università Bocconi, con competenze in studi museali, gestione culturale e allestimento di mostre.

Chiara Nuzzi è una curatrice e scrittrice con base in Italia. Attualmente è Curatrice e Responsabile Editoriale presso la Fondazione ICA Milano e Curatrice delle mostre della collezione presso la Fondazione Bonollo per l’Arte Contemporanea (Thiene, Italia).

Francesca Olivieri è architetta libera professionista. Dal 2020 si occupa di progettazione e direzione lavori per committenze pubbliche e private, integrando alla pratica una ricerca costante, fondamento del suo approccio progettuale.

Office for Metropolitan Architecture (OMA) è uno studio di architettura olandese con sede a Rotterdam, fondato nel 1975 dall’architetto olandese Rem Koolhaas e dall’architetto greco Elia Zenghelis, insieme a Madelon Vriesendorp e Zoe Zenghelis.

Luigi Ontani è uno dei più influenti artisti italiani contemporanei. Con fotografie, disegni, installazioni, performance e tableaux vivants, Ontani si è spesso ritratto nei panni di figure mitiche, religiose o letterarie, esplorando miti, simboli e maschere attraverso tecniche sperimentali. La sua opera è stata presentata in importanti mostre in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia (1978, 1986, 1995).

Leoluca Orlando è un politico e avvocato italiano. È stato sindaco di Palermo dal 2012 al 2022.

Paolo Ossola, neuroscienziato e psichiatra, studia anedonia e cognizione nei disturbi dell’umore.

Maria Pace Ottieri è una scrittrice che ha raccontato l’Africa in Amore nero (1984), i problemi dell’immigrazione in Quando sei nato non puoi più nasconderti (2003), i grovigli famigliari in Abbandonami (2004) e Promettimi di non morire (2013), le mille facce di Napoli in Il Vesuvio universale (2018).

Antonio Ottomanelli, architetto e artista, ha presentato il suo lavoro in numerosi festival internazionali, tra cui Venezia, Istanbul, Arles e Berlino. È fondatore della casa editrice indipendente Planar Books.

Studio di design con sede a Columbus, Ohio, fondato da Ashley Bigham e Erik Herrmann.

Francesco Pacifico è autore dei romanzi Storia della mia purezza (2013), Class (2017) e Le donne amate (2018). Fondatore della rivista Il Tascabile di Treccani, scrive per La Repubblica, n+1, Rivista Studio, Rolling Stones e minimaetmoralia.

Francesco Paleari è un autore che lavora con la fotografia. Si interessa di editoria fotografica dedicandosi a progetti di ricerca, autoriali e collaborativi, in ambito architettura, urbanistica e paesaggio. A partire dal 2019 è docente presso il Master in Photography dell’Università Iuav di Venezia. Vive e lavora a Milano.

Palm Wine è un progetto di Simone Bertuzzi lanciato in formato blog nel 2009: un’apertura verso i movimenti dei suoni e degli immaginari nel mondo post-globale. Simone Bertuzzi è metà del duo artistico Invernomuto, attivo nell’ambito delle arti visive dal 2003.

Christodoulos Panayiotou vive e lavora tra Limassol (Cipro) e Parigi. La sua pratica, che spazia tra scultura, pittura, video, fotografia e performance, indaga le narrazioni nascoste nei segni visivi della storia. Ha rappresentato Cipro alla Biennale di Venezia nel 2015 e ha partecipato a importanti eventi internazionali come Documenta 13 a Kassel. Ha esposto, tra gli altri, al Musée d’Orsay di Parigi, alla Kunsthalle Zürich e al Moderna Museet di Stoccolma.

Jelena Pančevac è architetta e autrice. È responsabile della produzione accademica e teorica dello studio di architettura OFFICE Kersten Geers David Van Severen.

Silvia Paoli, storica dell’arte e della fotografia, è responsabile del Civico Archivio Fotografico di Milano dal 2001. Ha curato mostre e pubblicazioni e ha insegnato storia della fotografia in diverse istituzioni italiane. Tra le sue recenti pubblicazioni: Paolo Monti. Fotografia e astrazione (2022) e Ballo&Ballo. Fotografia e design a Milano: 1956–2005 (2025).

Graziano Papa (1919–2019), intellettuale ticinese e presidente di Pro Natura Ticino dal 1970 al 2001, fu amico di Ernesto Schick. Nel 2016 pubblicò Le erbe della foce (Armando Dadò Editore). Costantemente impegnato nella difesa della dignità, dei valori, della natura e della cultura svizzera, alla sua scomparsa lasciò al Canton Ticino un importante patrimonio, alla base del Fondo Graziano Papa, dedicato a educazione e cultura.

Leonardo Passarelli è storico dell’arte e giornalista. Insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università della Calabria e si occupa principalmente di pittura astratta italiana degli anni Trenta del Novecento.

Federico Patellani (1911–2000) è stato un fotografo italiano. Puntuale testimone della realtà italiana grazie a servizi come Italia Magica, ha realizzato molti reportage di guerra, tra cui la serie memorabile d’immagini di Milano bombardata nel 1943 e gli scatti russi sul fronte orientale. Dal 1939 comincia quella che sarà una lunga collaborazione con Tempo, il settimanale di Alberto Mondadori, creando i ‘fototesti’: ampi servizi fotografici corredati da lunghe didascalie scritte dallo stesso Patellani. Il suo legame con il cinema comincia con la produzione del film Piccolo mondo antico di Mario Soldati, e continua nel 1953 come assistente alla regia di Alberto Lattuada per La Lupa. Dalle antiche università europee agli Stati africani di recente indipendenza, dal Sud America alle isole dei Mari del Sud, Patellani ha fatto più volte il giro del mondo per i suoi servizi di impronta nettamente giornalistica, che concedono pochissimo al folklore, pubblicati su Epoca, La Domenica del Corriere, Successo, Storia Illustrata, Atlante, Tempo e numerose riviste internazionali.

Matteo Pavesi è il direttore generale della Fondazione Cineteca Italiana con cui ha iniziato a collaborare nel 1994 occupandosi del Museo del Cinema. Dal 1999 al 2018 ha gestito la sala proiezioni di Spazio Oberdan. Ha partecipato alla stesura del volume Un secolo di cinema a Milano (1996).

Francesco Pecoraro, architetto e urbanista, è uno dei più apprezzati scrittori italiani. Tra i suoi romanzi: La vita in tempo di pace (2013), Lo stradone (2019) e Solo vera è l’estate (2023, Premio Mondello), tutti pubblicati da Ponte alle Grazie.

Nicola Pellegrini è artista, curatore e architetto. Dal 2002 collabora con Ottonella Mocellin e dal 2009 insegna Performance Art all’Accademia Carrara di Bergamo. La sua ricerca, centrata sull’identità, esplora i confini tra narrazione e memoria, personale e collettivo, attraverso video, fotografia, installazioni e performance. Ha partecipato e co-curato progetti collettivi come ARC Group (Londra, 1988–1991), FA+ (Stoccolma, 1994–1998), Oreste (1997–1999) e Autoprogettazione (2020). Dal 2019 al 2022 è stato direttore artistico della Fondazione Galleria Milano.

Enrico Peressutti (1910–1999) cresce tra Italia e Romania. Nel 1932, dopo la laurea al Politecnico di Milano, si associa con G. L. Banfi, L. Barbiano di Belgiojoso ed E. N. Rogers per formare i BBPR, uno studio di architettura che già negli anni Trenta entra in contatto con il Movimento Moderno. Durante la Seconda guerra mondiale Peressutti è sul fronte russo e poi aderisce alla Resistenza. Banfi e Belgiojoso subiscono l’esperienza dei campi di concentramento in Austria; Rogers, di origine ebraica, si rifugia in Svizzera. Banfi non tornerà dal lager, ma il suo nome rimane nell’acronimo dello studio. Peressutti affianca all’attività professionale diverse esperienze di insegnamento in Italia e all’estero. Alla sua attività di fotografo è dedicato il volume Enrico Peressutti, Fotografie mediterranee, a cura di Serena Maffioletti (Il Poligrafo, 2010).

Curatrice e critica d’arte, Cristiana Perrella è direttrice del Macro-Museo d’arte contemporanea di Roma.

Diego Perrone vive e lavora tra Milano e Asti. La sua poetica, radicata nel mistero delle vite di provincia e di periferia, esplora paesaggi rurali e visioni surreali abitate da macchinari agricoli, pesci e forme enigmatiche. Ha partecipato alla 55. Biennale di Venezia (2013).

Gianni Pettena, architetto, artista e critico, è tra i protagonisti originari dell’architettura radicale italiana insieme ad Archizoom, Superstudio e UFO. Attraverso opere e testi come L’anarchitetto e la performance Io sono la spia, ha ridefinito il significato della disciplina architettonica avvicinandola alla conceptual art e alla land art americana. Come critico e storico, ha curato mostre come Radicals. Architettura e Design 1960–1975 (Biennale di Venezia, 1996), Archipelago (1999) e Radical Design (2004).

Isabella Pezzini è professoressa ordinaria di Filosofia–Teoria dei linguaggi e docente di Semiotica presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma.

Susan Philipsz vive e lavora a Berlino. La sua ricerca esplora le dimensioni psicologiche e scultoree del suono attraverso registrazioni della propria voce e rielaborazioni di composizioni musicali. Le sue installazioni, spesso site-specific, rispondono all’architettura e alla memoria dei luoghi, evocando emozioni, introspezione e riflessioni su ricordi personali e collettivi. Vincitrice del Turner Prize nel 2010, ha esposto in istituzioni come il Museum of Modern Art di New York, l’Hamburger Bahnhof di Berlino e a documenta 13.

Cloe Piccoli è critico dʼarte e curatore, docente titolare della cattedra di Arte Contemporanea allʼAccademia di Belle Arti di Brera di Milano e contributor delle pagine culturali del quotidiano La Repubblica.

Valeria Piccoli è Chair of the Arts of the Americas e Ken and Linda Cutler Curator of Latin American Art presso il Minneapolis Institute of Art, Minneapolis. In precedenza è stata Chief Curator della Pinacoteca do Estado de São Paulo, uno dei più importanti musei d’arte del Sud America.

Joanna Piotrowska è un’artista polacca che lavora con fotografia, video e performance. La sua ricerca indaga le relazioni umane, i rapporti di potere e i meccanismi di controllo, spesso attraverso gesti performativi e ambienti domestici. Tra le sue serie più note: Frowst, Frantic ed Enclosures. Vive e lavora tra Londra e Varsavia.

Gian Piero Piretto è uno storico e traduttore italiano. Ha insegnato letteratura e cultura russa nelle Università di Bergamo, Parma e Milano.

Max Pitegoff è un artista che lavora in collaborazione con Calla Henkel dal 2011. Il loro lavoro è stato presentato al Whitney Museum di New York, Kunsthalle Wien, Museum Morsbroich, Kunsthalle Bern e Museum of Contemporary Art North Miami.

Luca Pitoni è graphic designer e giornalista. È co-fondatore dello studio di design Tomo Tomo. Ha curato il volume dedicato ad Anita Klinz, Ostinata bellezza, edito dalla Fondazione Mondadori (2022).

Matteo Poli è architetto, ricercatore e docente di Architettura del paesaggio presso il Politecnico di Milano. Attualmente dirige il suo studio di architettura, AOUMM. Dal 2004 al 2007 è stato editor della rivista Domus e fino al 2014 inviato speciale di Abitare.

Lisa Ponti (1922–2019) è stata un’artista, editor, critica e scrittrice. La sua figura ha attraversato vari momenti del Novecento, collaborando con artisti di generazioni diverse da Giorgio De Chirico a Enrico Castellani. Laureata in filosofia, collabora con il padre Gio in diversi contesti come la realizzazione degli affreschi a Palazzo del Bo a Padova, la redazione della rivista Stile (1941–1946); è stata caporedattrice all’interno di Domus (1940–1979), curando poi nello specifico le pagine dedicate all’arte fino al 1986. Negli anni Quaranta pubblica rispettivamente il libro di poesie Gio Ponti agli amici (1941) e il libro di favole illustrato da Ettore Calvelli L’armadio magico (1946).

Bas Princen è un artista e fotografo che vive e lavora a Rotterdam. Ha studiato disegno industriale alla Design Academy a Eindhoven, Olanda, e architettura al Berlage Institute a Rotterdam. Da allora, grazie alla fotografia, il suo lavoro si è concentrato sulla trasformazione del paesaggio urbano attraverso la creazione di varie forme, risultato e immagine dello spazio urbano in cambiamento. I suoi lavori sono stati esposti al Vitra Design Museum, Metropolitan (New York, USA), Solo Gallery, Barbican Art Gallery, Kroller Muller Museum, e La Biennale di Venezia. Nel 2004, ha ricevuto il The Charlotte Kohler award per giovani artisti e architetti in Olanda, e nel 2010, in occasione della 12. Biennale Architettura di Venezia, ha ricevuto il Leone dʼArgento assieme allʼufficio Kersten Geers David van Severen.

Anna Puigjaner Barberà è architetta con PhD, ricercatrice e co-fondatrice di MAIO, uno studio di architettura con sede a Barcellona e New York che lavora su sistemi spaziali aperti, in grado di rendere concrete posizioni teoriche. La sua ricerca si concentra su domesticità alternative capaci di ridefinire strutture di genere pregiudicate. Attualmente è Associate Professor of Professional Practice presso la Graduate School of Architecture, Planning and Preservation (GSAPP) della Columbia University.

Fabio Pupin è un naturalista e fotografo italiano. Collabora con MUSE, Museo delle Scienze di Trento, presso la Sezione di Biodiversità Tropicale, dove sviluppa una ricerca erpetologica in Africa orientale.

Fabio Pusterla è un poeta, traduttore e critico letterario svizzero di lingua italiana.

Ludovico Quaroni (1911–1987), di famiglia romana, è stata una figura centrale dell’architettura e dell’urbanistica italiana nel XX secolo. Laureato a Roma in architettura, si avvia alla professione negli anni Trenta. Durante la guerra, è per cinque anni prigioniero degli inglesi in India. Tornato nel 1946, è tra i protagonisti della ricostruzione postbellica, sia dal punto teorico – molto vicino ad Adriano Olivetti e alle sue idee urbanistiche – sia nella progettazione di edilizia pubblica in Italia. È stato inoltre un grande docente che ha formato generazioni di architetti e urbanisti, uno studioso di rilievo, autore di volumi come La torre di Babele (1967), Progettare un edificio (1977), oltre a Immagine di Roma (1969), il libro dedicato alla città natale, oggetto della campagna fotografica presentata in questo volume.

Letizia Ragaglia è storica dell’arte e curatrice. Ha diretto il Museion di Bolzano (2009–2020) e il Kunstmuseum Liechtenstein di Vaduz (2021–2025). Dal 2026 assume la direzione del MASI di Lugano.

Franco Raggi è un architetto, designer e docente italiano. Nel 1973 ha collaborato con Aldo Rossi all’ordinamento della Sezione Internazionale di Architettura della Triennale di Milano. Dal 1977 al 1980 è stato caporedattore della rivista Modo che ha diretto poi fino al 1983. Dal 1996 al 1998 ha coordinato il Dipartimento di Architettura all’Istituto Europeo di Design di Milano, dove ha insegnato dal 1989 al 2000. Dal 2002 è titolare del corso di Interior Design all’ISIA di Firenze.

Veronica Raimo è scrittrice e traduttrice. Tra i suoi romanzi: Il dolore secondo Matteo (minimum fax, 2007), Tutte le feste di domani (Rizzoli, 2013), Miden (Mondadori, 2018) e La vita è breve, eccetera (Einaudi, 2023). Ha sceneggiato il film Bella addormentata di Marco Bellocchio e tradotto autori come Ray Bradbury, F. Scott Fitzgerald e Octavia E. Butler. Collabora con diverse testate su letteratura, musica e cinema.

Cristiano Raimondi è curatore indipendente.

Filipa Ramos è curatrice e scrittrice. Il suo lavoro esplora le intersezioni tra arte, immagini in movimento ed ecologia. È docente al Master dell’Arts Institute della Fachhochschule Nordwestschweiz di Basilea e direttrice artistica del Loop Festival di Barcellona.

Dámaso Randulfe è artista, architetto ed editor di Migrant Journal.

Iolanda Ratti è conservatrice presso il Museo del Novecento di Milano e membro del Comitato scientifico del PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea.

Nuvola Ravera è un’artista la cui ricerca intreccia pratiche performative, pittoriche e ambientali, indagando il rapporto tra istituzioni museali, ecologia e cura dei luoghi.

Sara Raza è curatrice di arte contemporanea e scrittrice di base a New York. È Direttrice artistica e capo curatrice del Centro d’arte contemporanea (CCA) di Tashkent. Fondatrice dello studio curatoriale Punk Orientalism, specializzato in global art e visual cultures dell’Asia centrale e occidentale e della sua diaspora internazionale.

Benze de Ream è un designer, artista e ricercatore con base a Londra il cui lavoro esplora suono, interventi materiali e ambienti speculativi, indagando le dimensioni politiche e sociali dell’influenza computazionale.

Massimiliano Tommaso Rezza è fotografo e docente il cui lavoro indaga il rapporto critico tra linguaggio e pratica fotografica. È fondatore del progetto editoriale indipendente Pneumatica.

Antonio Ricci è un regista e autore televisivo, ideatore nel 1988 del telegiornale satirico Striscia la Notizia.

Gianluigi Ricuperati è scrittore e direttore della Domus Academy a Milano. Collabora con la Repubblica, Rivista Studio, IL del Sole 24 Ore e altre testate italiane e internazionali.

Marco Rinaldi insegna Storia dell’Arte Contemporanea e Storia del Design all’Accademia di Belle Arti di Roma. È consulente scientifico dell’Archivio Gastone Novelli di Roma e coautore del primo volume del catalogo generale dell’artista, di cui ha anche curato la mostra Il disegno della scrittura. I libri di Gastone Novelli al Museo del Novecento di Milano (2012).

Anton Ripon è un geo-designer e progettista architettonico con base a Bruxelles, specializzato in modellazione 3D, progetti modulari e analisi spaziale. Ha conseguito un Master in Geo-Design presso la DAE e una laurea in Design degli spazi alla Duperré di Parigi.

Umberto Riva (1928–2021) è stato architetto e designer, tra i maestri dell’architettura italiana tra XX e XXI secolo.

Márcia de Almeida Rizzutto è docente di Fisica Nucleare presso l’Università di San Paolo.

Iris Rochet-Lanchet è un’artista francese che ha studiato presso l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-arts di Lione.

Antonio Rovaldi vive e lavora a Milano. La sua ricerca esplora la percezione del paesaggio attraverso fotografia, video, scultura e installazione sonora. Vincitore del New York Prize (2006) e del Premio per l’Arte Italiana (2018), ha esposto, tra gli altri, presso Osservatorio Fondazione Prada, la GAMeC di Bergamo, il MAN di Nuoro e la Harvard GSD. È docente di Progettazione degli Spazi Urbani e Territoriali al Politecnico delle Arti di Bergamo e fondatore di CLER, programma di mostre dedicato alla fotografia in relazione al suono e ai linguaggi cinematografici.

Angela Rui è una curatrice e ricercatrice di design con sede a Milano. Ex designer, giornalista e PhD in Exhibition Design, oggi Rui contribuisce – attraverso il mentoring, la curatela e la scrittura – a rivedere il ruolo del design come pratica critica a supporto del rinnovamento eco-sociale. Ha curato le mostre ITALY: A New Collective Landscape (ADI Design Museum, Milano 2023), AQUARIA. Or the Illusion of a Boxed Sea (Maat, Lisbona 2021); ha co-curato I See That I See What You Not See, la partecipazione Olandese per Broken Nature – XXII Triennale di Milano (2019) e Faraway So Close – la 25a Biennale di Design di Lubiana (2017).

Antonio Russo, architetto e dottore di ricerca, è ricercatore presso il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’Università di Roma La Sapienza. I suoi studi si concentrano sulla storia dell’architettura moderna, con particolare attenzione al linguaggio degli ordini e al disegno d’architettura. Ha pubblicato saggi e monografie dedicati all’architettura dei secoli XVI e XVII, approfondendo in particolare i contesti romano, lombardo e la diffusione della trattatistica cinquecentesca in Puglia e nell’area padana.

Hinrich Sachs è un artista visivo e scrittore che vive a Basilea, Svizzera, e lavora in modo itinerante. Riflettendo sul contesto culturale occidentale, esamina, crea e rielabora per mezzo di differenti forme e formati. Oltre a esporre a livello internazionale, è autore di numerosi testi e pubblicazioni per un pubblico generale e specializzato.

Alberto Saibene è editore, saggista, storico della cultura e regista. Autore di numerosi saggi, tra cui Storie di un’altra Italia (Casagrande, 2023), Milano fine Novecento (Casagrande, 2021), Il paese più bello del mondo (Utet, 2019) e L’Italia di Adriano Olivetti (Edizioni di Comunità, 2017, 2025). È regista del film La ragazza Carla (2015), tratto dal poema di Elio Pagliarani. Collabora con le riviste Doppiozero e Lo Straniero e ha realizzato documentari e programmi di divulgazione culturale per la televisione e la radio.

Carlo Sala è critico d’arte, curatore e docente al Master IUAV in Photography a Venezia.

Ayesha Saldanha è ricercatrice indipendente, scrittrice e traduttrice dall’arabo.

Alberto Salvadori è critico e curatore. Direttore e fondatore di Fondazione ICA Milano, ha diretto il Museo Marino Marini di Firenze ed è stato curatore di sezione della fiera MIART, Milano. Dal 2021 è direttore dell’Archivio Mulas e cura la sezione dedicata al Novecento storico di Arte Fiera Bologna.

Marco Sammicheli è curatore per il settore design, moda e artigianato di Triennale Milano e direttore del Museo del Design Italiano.

Guillaume de Sardes è uno scrittore, fotografo, storico dell’arte e curatore francese.

Lele Saveri è un fotografo italiano, insegnante e co-fondatore del collettivo editoriale e artistico 8-Ball Community a New York. Le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni in tutto il mondo, inclusi MoMA di New York, FOAM di Amsterdam, Louis Vuitton Foundation di Parigi e La Triennale Milano.

Graziano Savà è un linguista italiano specializzato negli idiomi più rari e in via d’estinzione d’Etiopia. Savà documenta e descrive le lingue sulla base dei dati raccolti sul campo di lavoro.

Giuliano Scabia (1935‑2021) è stato uno dei maggiori poeti e drammaturghi italiani, figura unica nel panorama letterario nazionale, che ha sviluppato un’idea di teatro al di fuori dei confini tradizionali del palcoscenico.

Nicola Scaldaferri insegna Etnomusicologia presso l’Università di Milano, dove dirige il LEAV (Laboratorio di Etnomusicologia e Antropologia Visuale). I suoi interessi comprendono le pratiche musicali dell’Italia meridionale, il canto epico balcanico, gli strumenti dell’Africa occidentale e le relazioni tra musica, tecnologia e pratiche compositive.

Manuel Scano Larrazàbal è un artista, vive e lavora a Padova. La sua ricerca esplora le relazioni e le tensioni tra gli elementi, attraverso disegni e macchine semovibili attivate da interferenze generate dai ventilatori. La sua pratica, strettamente legata alla musica elettronica, si sviluppa come un’improvvisazione in costante movimento.

Maddalena Scarzella è responsabile della Fondazione Sozzani di Milano e dal 2015 Exhibition Manager presso 10 Corso Como Galleries.

Igiaba Scego è scrittrice e ricercatrice italiana di origine somala. Si occupa di colonialismo, postcolonialismo e razzismo. Tra i suoi romanzi: Oltre Babilonia (Donzelli, 2008), Adua (Giunti, 2015), La mia casa è dove sono (Rizzoli, 2010; premio Mondello), La linea del colore. Il Grand Tour di Lafanu Brown (Bompiani, 2020; Premio Napoli) e Cassandra a Mogadiscio (Bompiani, 2023). Ha scritto libri per l’infanzia, tra cui Prestami le ali. Storia di Clara la Rinoceronte (Rrose Sélavy, 2017) e Figli dello stesso cielo. Il razzismo e il colonialismo raccontati ai ragazzi (Piemme, 2021), e ha curato antologie come Future. Il domani narrato dalle voci di oggi (effequ, 2019) e Africana. Raccontare il Continente al di là degli stereotipi (Feltrinelli, 2021, con Chiara Piaggio). Collabora con riviste e quotidiani italiani e internazionali, tra cui Internazionale, l’Espresso, The Guardian, Le Monde, Il Manifesto, la Repubblica e Folha de São Paulo. È tradotta in numerose lingue.

Bruno Schacherl (1920–2015), esponente dell’antifascismo fiorentino, affiancò all’attività giornalistica quella di traduttore. Tra gli autori da lui tradotti, oltre a varie opere di Stendhal, Honoré de Balzac, Charles de Brosses, Marcel Proust.

Ernesto Schick è stato spedizioniere della stazione di Chiasso, appassionato di botanica e disegnatore nel tempo libero, conosciuto per aver studiato la flora ferroviaria presente sul sedime della stazione.

Mario Schifano (1934–1998) è stato uno dei più importanti pittori italiani della seconda metà del Novecento. Associato alla Scuola di Roma e alla Pop Art, è stato un artista figurativo, eclettico e multimediale, attivo in pittura, cinema e video. Centrale nella sua opera è il rapporto con gli Stati Uniti, dove nel 1962 incontra Frank O’Hara, Jasper Johns, Mark Rothko, Andy Warhol e Gregory Corso. Ha realizzato diversi film sperimentali, tra cui Satellite (1968), Umano non umano (1969) e Trapianto, consunzione e morte di Franco Brocani (1969). Le sue opere sono state presentate in varie edizioni della Biennale di Venezia, al Centre Georges Pompidou di Parigi (1981) e alla rassegna Arte italiana nel XX secolo (1989) alla Royal Academy di Londra.

Nicola Schoenenberger è direttore del Conservatorio e del Giardino Botanico di Ginevra.

Ferdinando Scianna è un fotografo e fotoreporter italiano. Nato e cresciuto in un piccolo paese della Sicilia rurale, Bagheria, ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine. Nel 1965 pubblica Feste religiose in Sicilia, con testi e prefazione di Leonardo Sciascia. Il libro ottiene il prestigioso premio Nadar nel 1966, dando inizio alla sua brillante carriera. Fu il primo fotografo italiano a far parte, dal 1982, dell’agenzia fotografica internazionale Magnum Photos.

Didier Semin è storico e critico d’arte. Ha insegnato Storia dell’arte all’École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi (1999‑2020) ed è stato curatore del Musée des Sables-d’Olonne, del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e del Centre Pompidou.

Mario Sesti è regista, giornalista e critico cinematografico. Autore di numerosi saggi e documentari, ha collaborato a lungo con L’Espresso ed è stato direttore del Taormina Film Fest e fra gli ideatori e curatori della Festa del Cinema di Roma.

Aradhana Seth è regista, artista e fotografa. Le sue opere sono state esposte nelle principali gallerie indiane. Ha lavorato come scenografa in oltre quindici lungometraggi (The Darjeeling Limited, London Has Fallen, The Bourne Supremacy) e ha diretto documentari come DAM/AGE e A Film with Arundhati Roy. La sua ricerca indaga il linguaggio visivo del quotidiano e le espressioni della cultura locale, collaborando con artisti indiani su set cinematografici e in gallerie d’arte.

Salvatore Settis è archeologo e storico dell’arte italiano. È stato direttore del Getty Research Institute di Los Angeles e della Scuola Normale Superiore di Pisa, ed è tuttora presidente del Consiglio Scientifico del Louvre. Tra i suoi libri sull’archeologia, il patrimonio e il paesaggio in Italia: Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili (2017) e Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (2019), entrambi pubblicati da Einaudi.

Roo Shamin è UX Researcher, Systems Designer e Spatial Experience & Product Strategist con base a New York, specializzata in design centrato sulla comunità, prodotti UX-led, sistemi di media digitali e Experience architecture (XA).

Barbara Signer è un’artista che vive e lavora tra Zurigo, Basilea e St. Gallen. Ha studiato Giapponese all’Università di Zurigo e ha trascorso periodi di formazione in Giappone e Cina. Come artista ha completato residenze a Pechino, Los Angeles, Joshua Tree, Kunming, Tokyo, Nakanojo, Parigi e Roma.

Roman Signer è un artista svizzero noto per le sue ‘time sculptures’, che ampliano il concetto di scultura includendo il tempo e il processo. Utilizzando oggetti di uso quotidiano e fenomeni naturali come acqua, vento o polvere da sparo, crea installazioni e azioni che esplorano trasformazione, causalità e movimento. Ha partecipato a importanti rassegne internazionali, tra cui Documenta 8, Skulptur Projekte Münster e Biennale di Shanghai, e ha rappresentato la Svizzera alla 48. Biennale di Venezia.

Gabriele Silli è un artista che vive e lavora a Roma. Laureato in Filosofia presso l’Università La Sapienza con una tesi sulla teoria dei simulacri di Lucrezio, ha sviluppato una pratica che affonda le radici nella pittura ma si estende anche alla scultura e alla performance. Il suo lavoro esplora il concetto di variazione attraverso il riuso ossessivo di soggetti, immagini, materiali e processi formali. Nel 2004 ha fondato il collettivo ‘Mastequoia’ insieme a Giacomo Sponzilli e Carlo Gabriele Tribbioli.

Giovanna Silva è editrice, artista e fotografa. Vive e lavora a Milano. I suoi libri fotografici, pubblicati tra gli altri da Mousse, Hatje Cantz e Nero, sono stati presentati in importanti sedi espositive come la 10. e la 14. Biennale di Architettura di Venezia, il MACRO di Roma, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la Triennale di Milano, l’American Academy in Rome, il FRAC Orléans, c/o Berlin, la Biennale di Rabat 2019 e l’Istituto Italiano di Cultura di New York. È fondatrice e direttrice di Humboldt Books e co-fondatrice della rivista San Rocco. Insegna Fotografia alla NABA di Milano.

Delfino Sisto Legnani è un fotografo italiano. Laureato in architettura, collabora con riviste e istituzioni internazionali. Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive e personali, tra cui la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano, il Victoria & Albert Museum di Londra.

Michele Smargiassi è un giornalista italiano. Laureato in Storia contemporanea all’Università di Bologna con una tesi in Storia della fotografia, entra nel 1982 a L’Unità, per poi passare nel 1989 a La Repubblica, dove cura anche il blog Fotocrazia.

Noam Youngrak Son è designer interdisciplinare queer con base a Gand e Eindhoven.

Space Caviar è uno studio che si occupa di architettura e di ricerca allʼintersezione tra design, tecnologia, politica e pubblico. Fondato nel 2013, lʼufficio utilizza mostre, pubblicazioni, testi e film per investigare e documentare i modi di abitare contemporanei e la spazializzazione delle pratiche sociali e politiche. Il lavoro di Space Caviar è stato esposto, tra gli altri: alla Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, al Victoria & Albert Museum, alla Biennale Interieur, al Vitra Design Museum e alla Nilufar Gallery, Milano.

Ilaria Speri è direttrice di Wonder Cabinet, Betlemme, Palestina.

Giacomo Sponzilli è un architetto che vive tra Roma e Tokyo. In seguito agli studi in architettura a Roma e in Olanda (TU Delft), ha collaborato con il collettivo di artisti Atelier Van Lieshout. È ricercatore in Architettura presso il Kengo Kuma Laboratory dell’Università di Tokyo. La sua ricerca artistica si concentra su dinamiche performative in grado di sintetizzare diversi livelli di azione in opere scultoree, film, stampa, installazioni e interventi di paesaggio. Nel 2004 ha fondato il collettivo ‘Mastequoia’ con Gabriele Silli e Carlo Gabriele Tribbioli.

Alessandra Spranzi è un’artista. Attiva dai primi anni Novanta, ha studiato alla Scuola Politecnica di Design e all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove attualmente insegna Fotografia. La sua ricerca si concentra sulla fotografia e sulla messa in scena fotografica, sul riuso e la manipolazione di immagini, collage e fotografie di fotografie. Attraverso oggetti quotidiani, materiali umili e gesti semplici, esplora con ironia e poesia il mistero dell’esistenza e le forze che plasmano la nostra relazione con le cose e gli spazi che ci circondano.

Giulio Squillacciotti è un artista e regista. Ha studiato Storia dell’Arte Medievale a Barcellona e a Roma per poi ottenere un master in Arti Visive presso lo IUAV di Venezia. È stato Fellow Resident presso la Jan Van Eyck Academie di Maastricht dove ha sviluppato un progetto sulla fine fittizia dell’Europa e la perdita dell’identità condivisa di un progetto politico. Ha di recente ricevuto i fondi MEDIA Creative Europe e Screen Ireland per lo sviluppo di un film di finzione coprodotto da Italia, Irlanda e Polonia.

Susanne Stacher è giornalista, professoressa e critica d’architettura. Insegna teoria e pratica architettonica presso l’École nationale supérieure d’architecture de Versailles. Ha vinto il premio d’architettura Clemens Holzmeister (Vienna) e ha partecipato alla Biennale d’architettura di Venezia. Nel 2007 ha fondato il gruppo OP.4 architetti con Guy Conand, Fabrizio Fiorentino e Laura Giovannetti.

Elena Stancanelli è una scrittrice e giornalista. Ha esordito con il romanzo Benzina (1998, Premio Giuseppe Berto) e ha pubblicato, tra gli altri, La femmina nuda (2016, finalista al Premio Strega), Venne alla spiaggia un assassino (2019) e Il tuffatore (2022), tutti editi da La nave di Teseo. Collabora con la Repubblica, La Stampa e Rai Radio 3. Con Emma Dante e Giorgio Vasta ha scritto la sceneggiatura del film Le sorelle Macaluso.

Simon Starling è un artista britannico conosciuto per le sue opere multimediali – film, installazioni e fotografia – che esplorano il viaggio e la trasformazione di oggetti, materiali e idee. Ha studiato alla Glasgow School of Art e ha vinto il Turner Prize nel 2005. La sua pratica indaga spesso la storia e il contesto degli oggetti, riorganizzandoli per rivelarne l’“essenza” e le connessioni con questioni economiche e ambientali globali.

Stendhal è lo pseudonimo di Marie-Henri Beyle, il massimo scrittore francese del periodo romantico. I suoi capolavori, continuamente ristampati, si distribuiscono tra romanzi (Il rosso e il nero, La Certosa di Parma, Lucien Leuwen, per citare i maggiori), cronache, diari e libri di viaggio. Il suo legame con l’Italia, cominciato alla fine dell’epoca napoleonica, proseguì per il resto della vita.

Robert Storr è un curatore, critico, pittore e storico dell’arte americano. È stato Senior Curator al Dipartimento di Pittura e Scultura del MoMA di New York per oltre un decennio e nel 2007 è stato direttore artistico della Biennale di Venezia. È stato rettore della Yale University School of Art e ha insegnato in diverse università.

Elisa Strinna è un’artista italiana. Diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e laureata in Produzione e Progettazione delle Arti Visive allo IUAV di Venezia, lavora su suono e installazione, esplorando come strutturiamo la percezione e i saperi.

Patrik Strömdahl è un fonico e sound designer svedese con una lunga carriera nell’industria cinematografica. Attivo dagli anni Ottanta, ha lavorato a oltre 120 produzioni tra film e televisione. Il suo studio si trova a Västerljung, dove realizza gran parte del suo lavoro.

Anna Della Subin è scrittrice e editor della rivista mediorientale di arte e cultura Bidoun. Il suo lavoro è stato pubblicato in London Review of Books, Harper’s, The New York Review of Books, The Nation, The TLS, The New Yorker, The New York Times, The Guardian Long Read, Frieze, Granta e The Paris Review. Ha studiato filosofia all’Università di Chicago e Storia delle religioni alla Harvard Divinity School.

Fondato nel 2005 da Guia Del Favero e Francesco Cardarelli, Suite-case è un contenitore di progetti di vario genere legati all’immagine, al suono e allo spazio che li contiene e li attraversa.

Maan Abu Taleb è il fondatore e direttore della influente rivista musicale online in lingua araba Ma3azef e, più recentemente, di una stazione radio. Il suo romanzo d’esordio, All the Battles (2016), è stato pubblicato in arabo riscuotendo grande successo di critica e di pubblico, e successivamente tradotto in inglese da Robin Moger (2017). Insegna Narrative Essay Writing presso la Counter Academy for Arab Journalism.

Pier Paolo Tamburelli è professore e responsabile dell’unità di ricerca presso la TU Wien. Ha studiato architettura all’Università di Genova e al Berlage Institute di Rotterdam. Nel 2004 ha co-fondato lo studio baukuh. Ha insegnato al Berlage Institute, alla Harvard GSD, alla UIC Chicago e al Politecnico di Milano. È stato uno dei fondatori della rivista di architettura San Rocco e nel 2018 è stato membro della giuria della XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

Padre Jean Michel de Tarragon è responsabile del fondo fotografico dell’École Biblique di Gerusalemme.

Lóránt Tavasszy è professore di Freight and Logistics alla TU Delft dal 2016. Dopo gli studi in ingegneria civile presso la stessa università, ha insegnato a Delft dal 2009, affiancando l’attività accademica a quella di Principal Scientist presso il TNO (Netherlands Organization for Applied Scientific Research). In precedenza, è stato professore di Freight Transport and Spatial Development all’Università di Radboud (2004–2009). La sua ricerca si concentra sulla modellizzazione del trasporto merci e della logistica.

Pier Luigi Tazzi (1941–2021) è stato un critico e curatore italiano di fama internazionale. Tra i protagonisti della 43. Biennale d’Arte di Venezia, è stato anche uno dei curatori della documenta IX di Kassel del 1992, diretta da Jan Hoet. Ha insegnato all’Università di Firenze, al Goldsmiths College di Londra e alle Università di Stoccolma e Kassel. Ha collaborato con riviste italiane e internazionali come Ottagono, Casabella, Wolkenkratzer, Artforum e Museumjournaal, e dal 1998 è stato presidente della Fondazione Lanfranco Baldi.

Nadia Terranova è una scrittrice nata a Messina, vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Gli anni al contrario (Einaudi, 2015), Addio fantasmi (Einaudi, 2018, finalista al Premio Strega 2019) e Trema la notte (Einaudi, 2022), oltre a numerosi libri per ragazzi, tra cui Aladino (Orecchio Acerbo, 2020, illustrazioni di Lorenzo Mattotti), Il segreto (Mondadori, 2021, illustrazioni di Mara Cerri, Premio Andersen 2022; Premio Strega ragazze e ragazzi 2022), Il cortile delle sette fate (Guanda, 2022, illustrazioni di Simona Mulazzani), Il mare dappertutto (Emme Edizioni, 2023, illustrazioni di Serena Mabilia) e Scintilla (Mondadori, 2024, illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio). Le sue opere sono tradotte in tutto il mondo.

Matteo Terzaghi è uno scrittore e curatore editoriale svizzero. Dopo gli studi di filosofia a Ginevra, ha iniziato a collaborare con le Edizioni Casagrande, dove cura i cataloghi d’arte. È autore di Ufficio proiezioni luminose (Quodlibet, 2013, Premio svizzero di letteratura), La Terra e il suo satellite (Quodlibet, 2019, finalista Premio Dessì) e Il manuale del fosforo e dei fiammiferi (Quodlibet, 2024), tradotti in diverse lingue. Ha inoltre pubblicato opere in collaborazione con artisti e fotografi, tra cui The Tower Bridge e altri racconti fotografici (con Marco Zürcher, Edizioni Periferia, 2009) e Pensieri e fantasticherie su un paesaggio di Markus Raetz (Edizioni Periferia, 2021).

Paul Thek (1933–1988) è stato uno dei principali protagonisti della storia dell’arte contemporanea, attivo negli Stati Uniti e in Europa, dove ha realizzato opere tramite un’ampia varietà di linguaggi differenti, mescolando letteratura, religione e teatro. Il suo lavoro oggi è presente in numerose collezioni museali, come Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C., Whitney Museum of American Art, New York, Centre George Pompidou, Parigi.

Alexis de Tocqueville (1805–1859), di famiglia aristocratica, cresce in un’epoca di grandi cambiamenti e, dopo la laurea in legge, intraprende un viaggio in Italia (1827). Quando il trono passa dai Borbone agli Orléans (1830), il giovane entra in crisi, combattuto tra la fedeltà al vecchio regime e l’interesse per le idee più aperte di Luigi Filippo. Da qui l’idea, per superare le incertezze, di un viaggio in America (1831–32), a cui ne seguono due in Inghilterra e uno in Svizzera. I suoi sono viaggi di studio per verificare sul luogo il funzionamento delle istituzioni democratiche. Alla fine degli anni Trenta entra in politica e a far parte delle principali istituzioni culturali francesi. Dopo la rivoluzione del 1848, nel periodo della Seconda repubblica, diviene per circa un anno ministro degli Esteri, ma l’ascesa di Napoleone III lo costringe a vita privata e la cattiva salute lo conduce a una morte precoce. Considerato uno dei pensatori politici più influenti di sempre per La democrazia in America (1835), si rivela anche un grande storico nell’opera incompiuta L’ancien Régime et la révolution. Gli scritti di viaggio, raccolti dopo la morte, dimostrano le sue qualità uniche di osservatore e la tempra del grande scrittore.

Luís Felipe Toledo e Carlos Barros de Araújo sono biologi e ricercatori specializzati nello studio della comunicazione acustica e del comportamento animale. Toledo è professore di Zoologia dei Vertebrati all’Universidade Estadual de Campinas (UNICAMP), curatore del Museo di Diversità Biologica e della Fonoteca Neotropical Jacques Vielliard (FNJV), con una ricerca incentrata sull’evoluzione della comunicazione, la biologia comportamentale e la conservazione degli anfibi. Barros de Araújo è ricercatore presso l’Istituto di Biologia Subtropical (CONICET, Argentina), dove conduce studi all’intersezione tra acustica ed ecologia, lavorando su diversi gruppi biologici, tra cui uccelli, anfibi, mammiferi e pesci.

Vera Tollmann è una studiosa e scrittrice tedesca. La sua ricerca si concentra sulla pratica e sulla teoria di Internet e della cultura digitale. È membro del programma di dottorato ‘Aesthetics of the Virtual’ dell’Università delle Belle Arti di Amburgo.

David Toop è un compositore, autore e curatore con sede a Londra, che lavora in molti settori della sound art e della musica dalla fine degli anni Sessanta. Ha pubblicato diversi libri, tra cui Ocean of Sound, Sinister Resonance, Into the Maelstrom (selezionato per il Penderyn Music Book Prize), unʼautobiografia, Flutter Echo, e Inflamed Invisible, una raccolta di saggi su arte e suono. Dopo il suo primo album, pubblicato per lʼetichetta Obscure di Brian Eno nel 1975, ha pubblicato quindici dischi da solista, tra cui Screen Ceremonies, Black Chamber, Sound Body ed Entities Inertias Faint Beings.

Massimo Torrigiani è editore, curatore e art director. Ha curato mostre, concerti, conferenze e progetti culturali per istituzioni pubbliche e private, e ha diretto iniziative internazionali come la Shanghai Contemporary Art Fair e il festival Art In The City Shanghai. Dal 2023 coordina l’agenda culturale dell’Unione Buddhista Italiana.

Alberto Toscano insegna alla School of Communications, Simon Fraser University, e co-dirige il Center for Philosophy and Critical Theory presso Goldsmiths, University of London. È membro del comitato di redazione di Historical Materialism e curatore della collana The Italian List per Seagull Books.

Maria Chiara Tosi è professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Architettura e Arti dell’Università IUAV di Venezia e membro del Consiglio Accademico dell’Università Internazionale di Venezia. Dal 2021 dirige la scuola di dottorato dello IUAV. Tra il 2015 e il 2018 è stata Vicepresidente di VEGA Venice Gateway for Science and Technology e nel 2018 ha curato il Padiglione Venezia alla Biennale di Architettura.

Alessandro Toti è storico dell’architettura, formato a Roma e Londra. Ha conseguito un PhD in Storia e Teoria dell’Architettura e dell’Urbanistica al Bartlett, University College London. La sua ricerca sviluppa un approccio marxista alla storia dell’architettura, con focus su edilizia residenziale e pianificazione urbana in Gran Bretagna, Italia e Germania Ovest tra XIX e XX secolo.

Emanuele Trevi è tra i più apprezzati scrittori e critici della sua generazione. Tra i suoi libri: Qualcosa di scritto (2012, finalista Strega, vincitore Premio Europeo per la Letteratura), Sogni e favole (2019, Premio Viareggio), Due vite (2020, Premio Strega) e La casa del mago (2023). Collabora con il Corriere della Sera.

Bianca Trevisan è storica dell’arte contemporanea e docente presso UCSC Milano e Brescia e l’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo. Direttrice della Fondazione Galleria Milano, ha curato progetti e studi su artisti come Shūsaku Arakawa, Betty Danon, Enzo Mari e Maurizio Cattelan.

Luca Trevisani è un artista visivo la cui pratica multidisciplinare spazia tra scultura, video, arti performative, grafica, design, cinema sperimentale e architettura. Nei suoi lavori indaga la materia e le sue narrazioni, mettendo in discussione e sovvertendo le caratteristiche storiche della scultura.

Carlo Gabriele Tribbioli vive e lavora a Roma. Laureato in Filosofia, la sua pratica artistica si sviluppa a partire da ricerche e accumulazioni di lungo periodo, formalizzate attraverso media diversi come performance, installazioni e film. I suoi lavori sono stati presentati in musei, istituzioni artistiche e festival internazionali, tra cui MAMbo (Bologna), ICA (Londra), Lincoln Center (New York), Quadriennale di Roma e Centre d’Art Contemporain (Ginevra). Nel 2004 ha fondato il collettivo ‘Mastequoia’ con Gabriele Silli e Giacomo Sponzilli.

Elisabetta Trincherini è docente di Teoria e critica del design e Storia del design all’Università di Ferrara. Dottore di ricerca in Semiotica, ha collaborato con istituzioni museali e culturali italiane e internazionali e dal 2017 coordina l’Archivio storico del Centro Studi Poltronova per il Design. Dal 2021 è nel consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Storici del Design.

Cy Twombly (1928–2011) è stato un artista americano che ha trascorso gran parte della sua vita in Italia. Il suo stile unico, a metà tra disegno e pittura, traeva ispirazione dalla storia e dalla geografia del Mediterraneo antico, dalla mitologia greca e romana e dalla poesia epica. Nelle sue opere Twombly ha dato vita a un universo in cui iconografia, metafora e mito si intrecciano, trascrivendo la sapienza antica nell’arte contemporanea.

Elin Unnes è giornalista, critica musicale e scrittrice svedese. È stata editor di Vice Scandinavia e della rivista Rodeo e scrive regolarmente per Dagens Nyheter e Allt om Trädgård. Nel 2014 ha debuttato come scrittrice con il libro The Secret Gardener.

Francesco Urbano Ragazzi è un duo curatoriale formato da Francesco Ragazzi e Francesco Urbano. Attivo tra arte contemporanea, cinema e cultura digitale, il duo ha ideato nuovi formati espositivi e strategie di produzione collaborando con artisti come Jonas Mekas, Kenneth Goldsmith, Haroon Mirza e Pauline Curnier Jardin, operando in musei, università e spazi mediatici internazionali.

Stéphane Vacquier è curatore e archivista, responsabile delle edizioni del NMNM – Nouveau Musée National de Monaco.

Jacopo Valentini vive a Modena e Milano. Dopo il Master in Architettura presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha conseguito un Master in Fotografia allo IUAV di Venezia sotto la supervisione di Stefano Graziani. Il suo lavoro indaga il rapporto tra territorio, memoria e rappresentazione, ed è presente in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui IBC – Regione Emilia-Romagna, Galleria Civica di Modena – FMAV, Palazzo Rasponi 2 (Ravenna), Fondazione Ragghianti (Lucca), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Collezione Farnesina (Roma) e Museo Nazionale di Fotografia (Cinisello Balsamo). Attualmente sviluppa un progetto di ricerca dedicato al tema dello spostamento territoriale nell’immaginario collettivo.

Chiara Valerio è una scrittrice, traduttrice ed editor. Dottore di ricerca in Calcolo delle probabilità, è responsabile della narrativa italiana per Marsilio. Ha pubblicato saggi e romanzi e conduce programmi radiofonici per Rai Radio 3.

Giorgio Vallortigara è professore ordinario di neuroscienze e direttore Vicario del Center for Mind/Brain Sciences dell’Università di Trento.

Roberta Valtorta è storica della fotografia e membro della SISF (Società Italiana per lo Studio della Fotografia). È stata direttrice del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo dal 2005 al 2015. Dal 1984 al 2024 ha insegnato Storia dell’arte e della fotografia presso il CFP Riccardo Bauer di Milano. Dal 2020 è docente di Teoria e tecnica della fotografia all’Università IULM di Milano.

Giorgio Vasta è uno scrittore italiano. Ha pubblicato i romanzi Il tempo materiale (minimum fax, 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011), Spaesamento (Laterza, 2010), Presente (Einaudi, 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori) e Tre orfani (Casagrande, 2021). Con Emma Dante ha scritto le sceneggiature dei film Via Castellana Bandiera (2013) e Le sorelle Macaluso (2020). Collabora con La Repubblica, Il Venerdì, Il Sole 24 Ore e Il Manifesto.

Chiara Vecchiarelli è docente e ricercatrice alla Sorbona, curatrice di ‘Creators facing the Climate Emergency’ presso la Fondation Thalie e lavora sulle pratiche immaginali alle Écoles normales supérieures de France. È anche cofondatrice di ‘Bored Curators United’, piattaforma collaborativa di ricerca e azione che espone arte contemporanea, poesia e cinema.

Riccardo Venturi insegna Teoria e Storia dell’Arte all’Università Panthéon-Sorbonne di Parigi. Collabora con la Fondazione ICA di Milano e scrive per cataloghi, pubblicazioni accademiche e riviste, tra cui Artforum, Alias – Il Manifesto, Flash Art e doppiozero.

Flaminia Veronesi è un’artista che esplora il fantastico e il meraviglioso attraverso un approccio ludico alla pratica artistica. Realizza opere eterogenee in cui i diversi media e materiali convivono senza gerarchie, spaziando da tessuti e sculture in plastilina polimerica, a ceramica, disegni a matita, pittura, acquerelli, incisioni su vetro e installazioni.

Serena Vestrucci è un’artista italiana che vive e lavora a Milano. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera e lo IUAV di Venezia, partecipa a diverse residenze d’artista in Italia e all’estero. Tra le sue mostre personali: Non siamo soliti ricordare le cose che accadranno, Galleria FuoriCampo, Siena (2018), Fioritura, Galleria Renata Fabbri, Milano (2021), Giù le scarpe dal tavolo!, Casa Gramsci, Torino (2023), Contorno, Galleria Renata Fabbri, Milano (2024).

Paola Viganò è architetta e urbanista di fama internazionale, Professore Ordinario di Urban Theory and Urban Design all’EPFL di Losanna e docente all’Università IUAV di Venezia. Dirige il Laboratorio di Urbanistica (Lab-U) e il Centro di ricerca sull’habitat interdisciplinare all’EPFL, ed è membro di comitati scientifici in Francia e in Europa.

Enrique Vila-Matas è uno scrittore spagnolo noto per la sua opera narrativa unica e provocatoria, che mescola elementi di fiction, saggistica e metanarrativa. Ha esordito nel 1973 con il romanzo Donna allo specchio che contempla il paesaggio e ha continuato con numerosi romanzi, tra cui L’assassina illustrata (1977), Non vado mai al cinema (1982), Impostura (1984), Una casa per sempre (1988), Il mal di Montano (2002), Parigi non finisce mai (2003), Dottor Pasavento (2005), Storia abbreviata della letteratura portatile (1985), Dublinesque (2010), Esploratori dell’abisso (2011), Un’aria da Dylan (2012), Bartleby e compagnia (2004), Kassel non invita alla logica (2015), Un problema per Mac (2019). La sua scrittura è caratterizzata da un linguaggio raffinato e da una profonda riflessione sulla letteratura e sull’identità.

Andrea Viliani, storico dell’arte, è direttore del Museo delle Civiltà di Roma dal 2022.

Paul Virilio (1932–2018) è stato un filosofo, urbanista, teorico culturale. Esperto di nuove tecnologie francese, è noto principalmente per i suoi scritti sullo sviluppo della tecnologia in relazione alla velocità e al potere, con vari riferimenti all’architettura, all’arte, la città e le organizzazioni militari.

Luca Vitone, artista visivo, vive a Berlino e Milano. Dal 1987 espone in gallerie e istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Negli ultimi anni ha esposto alla Biennale di Venezia, Museo MART di Rovereto, PAC di Milano, Museion di Bolzano, Schirn Kunsthalle di Francoforte, MMOMA di Mosca, CAPC di Bordeaux, Biennale di Montevideo, Neuer Berlin Kunsthalle, Palais de Beaux Arts di Bruxelles, Museo Pecci di Prato, MAXXI di Roma e Triennale di Milano. Ha pubblicato, in collaborazione con Franco La Cecla, Non è cosa / Non siamo mai soli (Elèuthera, 1998); Effemeride Prini (Quodlibet, 2016); la monografia Io, Luca Vitone (Silvana Editoriale, 2017). Dal 2006 è docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano.

Derek Walcott (1930–2017) è stato un poeta e scrittore santaluciano, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1992. Noto principalmente per le sue opere poetiche e teatrali in lingua inglese, negli anni Ottanta è stato professore di poesia ad Harvard e dal 2010 al 2013 all’Essex University.

Joanna Walsh è una scrittrice, artista e editor multidisciplinare, attivista nel settore artistico e mentore per scrittrici e scrittori emergenti e affermati. Ha conseguito un PhD in Critical and Creative Writing presso l’University of East Anglia e attualmente ha una borsa postdoc MSCA presso la Maynooth University. Lavora regolarmente come docente universitaria, ricercatrice e editor.

Ache Wang è designer di maglieria, consulente e ricercatore. Laureata all’École Duperré di Parigi in Fashion and Environment Design, è attualmente iscritta al secondo Master in Geo-Design presso la Design Academy Eindhoven, sotto la guida di Formafantasma.

Peter Weber è uno scrittore svizzero nato a Wattwil e residente a Zurigo e nel Toggenburgo. Il suo primo romanzo, Der Wettermacher (Il mago del tempo), ha ricevuto numerosi premi letterari. È anche musicista e partecipa a progetti sperimentali.

Robert ‘Bob’ Wilson (1941–2025) è stato un regista teatrale, drammaturgo e coreografo statunitense, noto per la collaborazione con Philip Glass in Einstein on the Beach e con artisti come William S. Burroughs, Allen Ginsberg, Tom Waits e David Byrne. Ha lavorato anche come pittore, scultore, videoartista e light designer.

James Wines è un noto artista e architetto americano, nato nel 1932, famoso per aver fondato nel 1970 l’organizzazione di arte e architettura ambientale SITE. Il suo lavoro si distingue per un approccio site-specific e attento all’ambiente, che integra gli edifici nel contesto circostante, promuovendo un ‘pensiero integrativo’ basato su idee multidisciplinari. La sua carriera comprende numerosi progetti, libri influenti come De-Architecture e Green Architecture, e una lunga attività di insegnamento e conferenze su questi temi.

Rachel Withers è laureata in Belle Arti e Storia dell’Arte e dell’Architettura in Europa. Dalla fine degli anni Novanta ha collaborato per Artforum International. Ha anche scritto per The Guardian, The New Statesman e The Nordic Art Review.

Joshua Wong è un attivista e politico di Hong Kong, è stato segretario generale per il partito pro-democrazia Demosistō. Wong è noto a livello internazionale per essere uno dei leader del ‘movimento degli ombrelli’ per il quale è stato più volte incarcerato. Nel 2017 è stato nominato per il premio Nobel per la Pace.

Wu Ming è un collettivo di scrittori formato a Bologna, divenuto celebre con i romanzi storici Q (1999) e 54 (2002), entrambi Einaudi.

Giorgio Zampa (1921–2008) è stato un giornalista e germanista italiano.

Mauro Zanchi è critico d’arte, saggista e curatore. Dirige il museo temporaneo BACO (Base Arte Contemporanea Odierna) di Bergamo dal 2011.

Francesco Zanot è critico, curatore e storico della fotografia. È stato curatore di CAMERA, Centro Italiano per la Fotografia (2015–2017), e ha tenuto conferenze presso istituzioni italiane e internazionali, tra cui la Columbia University di New York. È attualmente Direttore Artistico della Biennale Foto/Industria presso la Fondazione MAST di Bologna e Course Leader del Master Accademico in Photography and Visual Design a NABA Milano.

Marco Zanuso (1916–2001), milanese, allievo e collaboratore dei BBPR, è considerato uno dei padri fondatori del design industriale italiano. I suoi oggetti hanno vinto sette Compassi d’oro. È stato tra i primi a dedicarsi all’applicazione di nuovi materiali e tecnologie agli oggetti di uso comune e al tema dell’industrializzazione del prodotto negli anni dopo la Seconda guerra mondiale e del boom economico. Come architetto, oltre ad alcune residenze private, ha progettato celebri edifici per Olivetti (le fabbriche in Argentina e Brasile, oltre che in Italia) e la sede italiana dell’IBM.

Mirko Zardini è l’ex Direttore e membro del Consiglio di Amministrazione del Canadian Centre for Architecture (CCA) a Montreal, Quebec, Canada. La sua ricerca si occupa di architettura contemporanea, urbanistica e paesaggio, mettendo in discussione e riconsiderando le premesse su cui gli architetti operano oggi.

Li Zhenhua è uno scrittore, curatore, producer e artista che vive tra Shanghai e Zurigo.

Zinovy Zinik è uno scrittore britannico di origine russa, autore di romanzi, racconti e saggi.

Guido Zucconi è un architetto e storico dell’architettura italiano. Insegna Storia dell’Architettura e Storia Urbana all’Università IUAV di Venezia.